Tag - Punta La Marmora

Palestina Libera sulla vetta della Sardegna
Una lunga fila colorata di persone (circa 500 persone) con tantissime bandiere palestinesi, sono salite ieri fino ai 1834 m. di Punta La Marmora del Gennargentu, la cima più alta della Sardegna . Forse qualcuno non è riuscito ad arrivare fino in vetta, ma non importa. Importante invece era la motivazione comune: la solidarietà col popolo Palestinese, contro il genocidio in atto e la viltà dell’Europa che sta a guardare, Italia in primis. C’erano bambine e bambini, giovani, genitori e nonni; c’era anche Mattia Moro, giovane consigliere comunale di Mamoiada con la piccola figlia saltellante; c’era chi era arrivato il giorno prima da Londra, anticipando il volo per non perdersi questa bellissima giornata, favorita anche da un cielo limpido e ben ventilato; e poi tanti membri di varie associazioni e cittadini comuni. E c’eravamo anche noi, che viviamo in provincia di Genova. Foto di Chiara De Poli Come la Sumud Flotilla anche nel Gennargentu una piccola flotta è salpata verso la vetta. Ci auguriamo che, come ieri le bandiere palestinesi hanno sventolato su Punta La Marmora, così vada a buon fine la navigazione delle parecchie imbarcazioni della Flotilla per arrivare a Gaza. Grazie agli amici di “Sardegna per la Palestina” per aver organizzato l’iniziativa! Chiara De Poli e Antonio Lupo – Sanitari per Gaza Liguria Redazione Sardigna
La Sardegna per la Palestina: sul Gennargentu a Punta La Marmora, domenica 31 agosto
Pubblichiamo il comunicato stampa sulla manifestazione “Sardegna per la Palestina” che si svolgerà sul Gennargentu a Punta La Marmora. MANIFESTAZIONE PER LA PALESTINA A PUNTA LA MARMORA – DOMENICA 31 AGOSTO: APPUNTAMENTO A TASCUSÌ ORE 10:00. Invitiamo tutte le persone che si sentono intimamente coinvolte nel dramma palestinese a partecipare a una marcia di solidarietà, che proponiamo di effettuare nella mattinata di domenica 31 agosto in Gennargentu, fissando come meta Punta la Marmora. La Punta è raggiungibile dai diversi versanti e quindi da punti di partenza diversi, a loro volta raggiungibili in auto: Su Filariu, Bruncu Spina, Nuraghe Ruinas e altri. Il percorso collettivo più favorevole, che qui proponiamo per favorire una marcia condivisa, resta quello del versante desulese (Su Filariu) in quanto consente di approssimarsi fino alla sella Artillai con auto di supporto, nella eventualità di dover facilitare la camminata per persone che ne abbiano necessità. Il nostro punto base, raggiungibile in auto da Desulo, da Fonni e da Tonara è PASSO DI TASCUSÌ – ORE 10:00. Da Tascusì si procederà insieme in auto per circa cinque chilometri, fino all’area di parcheggio di SU FILARIU (salvo ulteriore avvicinamento in 4×4 per persone che ne abbiano necessità). Sequenza della marcia SU FILARIU – ore 11 (partenza); ARTILLAI – ore 12; LA MARMORA – ore 13. Presumendo l’opportunità di una sosta, per la quale è consigliabile che ciascuno porti con sé un po’ di cibo, possiamo prevedere il ritorno alle auto per le ore 16; sono presenti sorgenti lungo il percorso. ……… La condizione di estrema angoscia nella quale si svolge ormai da due anni la nostra vita quotidiana è vissuta da tutti noi come l’unico modo di “restare umani”: l’angoscia. Nel terribile mutismo delle istituzioni e quindi nella totale passività della politica a ciò deputata, non ci resta altro che la mobilitazione visibile delle coscienze, e del nostro privilegio di non avere corpi straziati. Portiamo i nostri corpi, unendo visibilmente e amorevolmente le nostre coscienze, sulla vetta della montagna sarda. Breve nota politica Intendiamo questa manifestazione come una mobilitazione di persone, prima che di sigle politiche o entità associative, che comunque sarebbero benvenute; in tal senso saremmo lieti che chi ne abbia motivazione sottoscriva ed estenda questo invito. Considerata la gravità dell’ora, un’ora che non passa da troppi anni, sarebbe davvero desiderabile una mobilitazione di associazioni popolari, gruppi giovanili, pro loco ecc.; ma ogni numero comincia da uno: io, tu, noi. In termini più strettamente politici e diplomatici, stiamo assistendo da qualche settimana a un curioso fenomeno, come di lampi che paiono squarciare il buio: dopo due anni (o dopo cento anni) di oscuramento della vicenda palestinese, compaiono brevi e clamorosi annunci di riconoscimento di uno Stato di Palestina, nella formula astratta di “Due popoli, due stati”. Come noto, la formula è consunta e uno Stato senza territorio resta una chimera. Si tratta quindi di lampi illusori, che comunque hanno il merito di squarciare l’oscuramento perdurante da cento anni; nel concreto, una concretizzazione del proposito di uno Stato di Palestina, sotto garanzia stretta delle Nazioni Unite, potrebbe favorire per il medio periodo l’unica risoluzione umanamente auspicabile: la realizzazione di uno stato binazionale, con una costituzione che garantisca, con il diritto al ritorno dei profughi, piena uguaglianza di diritti per tutti gli abitanti della regione, a prescindere dalle specifiche appartenenze di etnia e di religione. Fino a quando questo esito non verrà raggiunto, il ripudio della guerra e la sospensione di ogni collaborazione militare e di ogni fornitura di armamento è un obbligo tassativo prescritto dalla Costituzione, benché disdetto dalla reale politica del Governo. LA SARDEGNA PER LA PALESTINA: AL GENNARGENTU DOMENICA 31, INCONTRO A TASCUSÌ ORE 10:00 Bandiere CHI PUÒ, PORTI COLORI DI PALESTINA; Condivisioni CHI PUÒ CONDIVIDA IL MESSAGGIO, E POI LA MARCIA Bambini E SE FA, CHI PUÒ PORTI I SUOI BAMBINI Palestina: comitato di solidarietà Tonara – Sorgono – Ardauli   Redazione Sardigna