Iran :Sharifeh Mohamadi deve vivere!
Nuova condanna a morte di una attivista sindacale iraniana;
continua la ferrea repressione del regime teocratico iraniano contro tutte le
manifestazioni di dissenso popolare.
Questo l’appello che è stato diffuso dal Comitato di coordinamento contro la
condanna a morte di Sharifeh Mohamadi :
Amanti della libertà del mondo!
Unitevi e insorgete contro la condanna a morte di Sharifeh Mohammadi!
{Vi chiediamo anche di intraprendere un’azione concreta in questo senso!}
Il curriculum nero e le mani insanguinate del regime al potere in Iran non sono
nascosti a nessun amante della libertà!
Ora l’apparato giudiziario di questo regime ha emesso la sentenza criminale di
morte contro una lavoratrice combattiva, un essere umano amante della libertà e
una madre affettuosa, la cui infinita dolcezza e compassione non sono state
riconosciute soltanto da familiari, amici e figli, ma anche da tutte le sue
compagne e compagni di prigionia!
Questa donna combattente, questa lavoratrice instancabile, Sharifeh Mohammadi, è
stata imprigionata soltanto per aver difeso i diritti più elementari e
calpestati delle sue compagne e compagni di classe!
Questa madre colma d’affetto è stata gettata in carcere soltanto per aver difeso
i diritti più semplici e negati al popolo iraniano, ossia la libertà e la
giustizia sociale!
Noi, tutti gli amanti della libertà e ogni coscienza vigile, invochiamo la lotta
contro la legge disumana della pena di morte e contro questa sentenza criminale
del regime, il cui obiettivo è terrorizzare il popolo iraniano e spegnere ogni
protesta contro le ingiustizie dilaganti nella società.
Uniti, solidali e coordinati dobbiamo insorgere, per costringere il regime a
ritirare questa sentenza disumana!
Senza dubbio questa condanna disumana non sarà odiata soltanto dagli amanti
della libertà in tutto il mondo, ma la stessa origine dell’arresto di questa
donna amante della libertà è stata già fin dall’inizio un’ingiustizia. Nel
dicembre 2023 (Azar 1402) lei è stata arrestata con accuse false e ridicole,
sostenendo che anni prima avesse collaborato con un’organizzazione sindacale
pubblica e riconosciuta, che operava alla luce del sole all’interno delle stesse
leggi del regime.
Il processo iniziale, completamente contrario ai diritti umani più elementari,
grazie agli sforzi degli amanti della libertà in Iran e in altri paesi, ha
portato il tribunale superiore dello stesso regime a riconoscere gravi difetti
nella sentenza di morte emessa dal primo giudice e a restituire il fascicolo!
Ma poiché la persona incaricata di riesaminare il caso era il figlio dello
stesso primo giudice, le macchinazioni contro Sharifeh sono continuate e ancora
una volta è stata emessa contro di lei la sentenza disumana di morte, che il 15
agosto 2025 (25 Mordad 1404) è stata confermata!
Sharifeh Mohammadi deve essere liberata immediatamente e senza alcuna
condizione!
Senza dubbio il vostro accompagnamento e il vostro intervento rapido per
l’annullamento di questa condanna rappresentano una necessità umana, libertaria
e urgente!
Viva la solidarietà e l’unità globale degli amanti della libertà contro le
condanne a morte!
Viva le lotte giuste e coraggiose del popolo iraniano!
Comitato di Coordinamento contro la condanna a morte di Sharifeh Mohammadi
27 Mordad 1404 – 18 agosto 2025
Redazione Italia