“Fiori dai cannoni”. Dalla riflessione all’azione: la parola si fa aiuto concreto per la Palestina
COME OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ
SIAMO SENSIBILI ALLE INIZIATIVE CULTURALI CHE POSSANO ESSERE ADOTTATE IN AMBITO
SCOLASTICO PER COSTRUIRE PERCORSI DI PACE, ACCOGLIENZA E SOLIDARIETÀ CON I
POPOLI, SOPRATTUTTO CON IL MARTORIATO POPOLO PALESTINESE, CHE SUBISCE UN
GENOCIDIO DA PARTE DELLO STATO SIONISTA D’ISRAELE.
PER QUESTO MOTIVO ABBIAMO DECISO DI CONDIVIDERE L’APPELLO DELLA CASA EDITRICE
ANOTHER COFFEE STORIES, CHE STA CERCANDO DI CONDURRE IN ITALIA ALCUNI STUDENTI E
STUDENTESSE PALESTINESI. INOLTRE, INVITIAMO I COLLEGHI E LE COLLEGHE AD
RACCONTARE A SCUOLA LE STORIE DEL POPOLO PALESTINESE ATTRAVERSO LE OPERE
PUBBLICATE DALLA CASA EDITRICE.
Fiori dai cannoni è un’iniziativa promossa dalla casa editrice Another Coffee
Stories (ACS) col supporto dell’avvocatessa Nanna e una rete di attivisti.
Il 5 agosto 2025 il progetto è stato presentato presso la Camera dei Deputati
dall’On. Gilda Sportiello per promuovere l’attivazione diplomatica per visti con
priorità di “emergenza educativa” e un’autorizzazione ufficiale che qualifichi
l’operazione come missione umanitaria urgente.
A Gaza non esistono più università, il diritto allo studio è negato e ogni
essere umano è un bersaglio secondo una logica genocidaria e di pulizia etnica.
Grazie alla collaborazione con le università italiane, è possibile concedere
borse di studio a ragazzi e ragazze cui viene negata ogni istruzione e che
rischiano la loro vita ogni giorno.
Decine di studenti e studentesse sono stati ammessi da parte di università
italiane ma sono attualmente bloccati a Gaza sotto un brutale assedio. Il
governo italiano è quindi chiamato a concedere visti per motivi di studio e a
preparare con un’urgenza una missione umanitaria sul campo per evacuare le
persone in sicurezza.
Rammentiamo che il diritto allo studio risulta normato dalla nostra Carta
Costituzionale, che con gli Art. 33 e l’Art. 34 sancisce la intangibilità ed
irrinunciabilità del diritto all’istruzione e che le istituzioni hanno il dovere
di garantirlo; dalla “Carta dei diritti fondamentali” dell’UE, il cui art. 14
ribadisce che “Ogni persona ha diritto all’istruzione e all’accesso alla
formazione professionale e continua”; dalla Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani con l’art. 26 e che alla luce della nota situazione emergenziale al
momento in atto a Gaza, la permanenza forzata nella Striscia non solo non
consente ai suddetti studenti di usufruire del beneficio conseguito, ma li
espone a rischio immediato e concreto per la vita e l’incolumità personale, in
violazione del diritto internazionale umanitario.
E ancora, considerato che ai sensi dell’art. 25 del Regolamento (CE) 810/2009,
il Governo ha la possibilità di rilasciare visti umanitari in deroga alle
condizioni ordinarie; la IV Convenzione di Ginevra del 1949 (art. 24) impone
protezione speciale per studenti e civili in contesto di conflitto armato; la
Direttiva 2001/55/CE consente misure straordinarie di protezione in favore di
persone provenienti da zone di guerra.
Pertanto, chiediamo che il Governo italiano:
1. provveda all’immediata attivazione di un trasporto sicuro e protetto per
l’evacuazione dalla Striscia di Gaza degli studenti vincitori di borse di studio
presso le università italiane;
2. emetta autorizzazione ufficiale qualificando l’operazione come missione
umanitaria a fini educativi;
3. provveda, tramite il Ministero degli Esteri e l’Ambasciata, al rilascio
prioritario dei visti di emergenza educativa, come già indicato nella ordinanza
del Tar Lazio del 5.6.2025 (N.05482/2025 REG.RIC.);
4. garantisca il coordinamento operativo con i Rettori degli Atenei coinvolti,
al fine di consentire l’ingresso in Italia entro l’inizio del semestre
accademico 2025–2026 e più nello specifico entro il 15 settembre 2025.
Il 18 agosto 2025 è stata inviata formalmente una pec di diffida da attuare
entro il 15 settembre 2025. La stessa istanza è stata inoltrata dalle singole
università italiane coinvolte. Se non si intraprenderanno azioni concrete entro
quella data, si adirà ai gradi più alti di giurisdizione.
Fra i beneficiari ci sono Asem Al Jerjawi (corrispondente di Al-Jazeera e autore
per ACS del libro Il silenzio è resa: Storie di sopravvivenza, vita e morte a
Gaza) and Naim Abu Saif (corrispondente per Filastiniyat e autore per ACS di
L’ultimo respiro di Gaza).
Qui il manifesto dell’iniziativa.
Sulla homepage di Fiori dai cannoni è disponibile anche il video completo della
conferenza stampa.
Per ulteriori info e contatti stampa, si prega di scrivere a
anothercoffeestories.bookshop@gmail.com.
QUI ALCUNI TESTI DELLA COLLANA VOCI DALLA PALESTINA DI ANOTHER COFFEE STORIES
CHE CONSIGLIAMO DI ADOTTARE NELLE SCUOLE COME NARRATIVA PER SOSTENERE IL POPOLO
PALESTINESE.
L’ULTIMO RESPIRO DI GAZA
IL SILENZIO È RESA – STORIE DI SOPRAVVIVENZA, VITA E MORTE A GAZA
DIARIO DI UN SOGNO INTERROTTO – LA VOCE DI MIRA, STUDENTESSA DI GAZA
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