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Riuscirà Zohran Mamdani a sconfiggere le forze oscure?
La vittoria a sorpresa di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York ha fatto scalpore; ora si trova a dover affrontare un’alleanza di avversari ben finanziati e con ottime conoscenze. La situazione sta degenerando con l’entrata in gioco di ingenti somme di denaro. Il sindaco in carica Eric Adams si candida come indipendente, l’ex governatore Andrew Cuomo sta tentando un ritorno con una propria lista elettorale, e ricchi donatori e gruppi imprenditoriali si stanno schierando al loro fianco per fermare il programma di Mamdani, di orientamento socialista. Gli addetti ai lavori descrivono un clima di inquietudine tra gli imprenditori immobiliari, Wall Street e i gestori di hedge fund dopo la vittoria di Mamdani alle primarie: alcuni hanno persino convocato riunioni strategiche per capire come fermarlo. La coalizione non ha esitato ad alzare i toni. I repubblicani e i media conservatori stanno già dipingendo Mamdani come troppo radicale, e un gruppo di giovani repubblicani è arrivato al punto di chiedere al Congresso di squalificarlo in base al 14° emendamento, accusandolo di dare “aiuto e sostegno” ai nemici, accuse che riecheggiano sui social media e negli spot elettorali. I media di estrema destra come il New York Post stanno persino proponendo agevolazioni fiscali come incentivo per le aziende a lasciare New York City se Mamdani dovesse vincere. Il percorso di Mamdani non è tutto in salita. Ha condotto una campagna energica e popolare che ha attirato il sostegno di icone progressiste come Alexandria Ocaso-Cortez, Bernie Sanders ed Elizabeth Warren, e ha stimolato la Generazione Z e i giovani elettori attraverso un’operazione di sensibilizzazione tecnologicamente avanzata. L’ondata di ottimismo si è diffusa a livello nazionale: oltre 10.000 persone si sono candidate alle elezioni dopo la sua vittoria alle primarie, un’ondata senza precedenti che dimostra il suo fascino tra gli aspiranti candidati. Cosa deve fare il team di Mamdani per contrattaccare? Deve sostenere e amplificare l’energia della base. Sarà fondamentale sfruttare lo slancio digitale che ha alimentato le primarie e trasformarlo in un esercito di volontari più ampio. Un messaggio chiaro e pieno di speranza, basato su politiche concrete – autobus gratuiti, controllo degli affitti, cooperative alimentari, assistenza all’infanzia a prezzi accessibili – deve risplendere più delle diffamazioni. La sua campagna ha già fissato l’obiettivo di 8 milioni di dollari di finanziamento pubblico e il rafforzamento dei PAC[1] alleati dovrebbe apportare un ulteriore contributo. Il suo sostegno è in continuo aumento tra i potenti sindacati e i gruppi ambientalisti di New York. Il New York Central Labor Council, organizzazione che riunisce la maggior parte dei sindacati della città e dello Stato, ha deciso di appoggiarlo. Mamdami deve formare una coalizione laica e progressista che superi le divisioni razziali. La costruzione di una coalizione sarà fondamentale. Ho sempre sostenuto con forza una coalizione ampia di sinistra moderata e destra moderata, basata sui loro molti punti in comune, che ora ho definito il Secondo Cerchio. Mamdani deve andare oltre la sua base, rassicurando gli elettori neri ed ebrei diffidenti, i leader sindacali e i progressisti moderati che la sua visione è inclusiva e realizzabile. Si è già assicurato l’appoggio di sindacati progressisti come SEIU 32BJ e la State Nurses Association: sfruttare ulteriormente questo sostegno nei quartieri e nelle comunità di colore potrebbe cambiare le carte in tavola. Mamdani dovrebbe rispondere in modo rapido e intelligente agli attacchi. I tentativi di delegittimarlo attraverso tentativi di squalifica o allarmismo richiedono confutazioni misurate, sicure, calme e basate sui principi, senza lasciarsi trascinare in scontri polarizzanti. Trasformare le elezioni a sindaco di novembre in una vetrina nazionale per l’America progressista di base potrebbe essere d’aiuto. Inquadrarle come un referendum sulla politica dei grandi capitali contro le riforme guidate dalle comunità potrebbe ampliare la sua attrattiva in una città diversificata e profondamente democratica come New York, per poi ottenere sostegno in tutto il Paese. Zohran Mamdani si trova ora a un bivio. Ha conquistato la base democratica grazie alla sua autenticità, alle sue politiche coraggiose e alla mobilitazione di base. Ora deve affrontare un intenso fuoco di fila da parte del potere costituito: ricchi donatori, pesi massimi della politica e opposizione organizzata. Per avere successo a novembre, dovrà mantenere viva la fiamma della base, espandere la sua coalizione, contrastare gli attacchi con compostezza e ricordare ai newyorkesi che la sua visione progressista offre una speranza e un cambiamento reale. Non vediamo l’ora di assistere a questa vittoria storica. Traduzione dall’inglese di Anna Polo con l’ausilio di un traduttore automatico [1] Negli Stati Uniti un PAC, acronimo di Political Action Committee, è un’organizzazione che raccoglie fondi da donatori per sostenere candidati o partiti politici durante le campagne elettorali. I PAC possono essere associati a imprese, sindacati, organizzazioni professionali o gruppi di interesse, e svolgono un ruolo significativo nella politica americana, influenzando il finanziamento delle campagne e, potenzialmente, l’esito delle elezioni.  Partha Banerjee