La memoria di Sant’Anna ci chiede di costruire un mondo senza violenza
La memoria di Sant’Anna ci chiede di costruire un mondo senza violenza
«Ottantun anni fa, a Sant’Anna di Stazzema, 560 vite innocenti – donne, bambini,
anziani – furono spazzate via dalla furia nazifascista. Case bruciate, corpi
massacrati, un intero paese cancellato. Ricordare non basta: quella memoria ci
impone di proseguire, con determinazione, lungo il sentiero verso un mondo
finalmente libero da ogni violenza e discriminazione. Un obiettivo ancora
lontano, ma che dobbiamo rendere possibile, giorno dopo giorno, con le nostre
scelte e le nostre azioni.»
Lo afferma Eros Tetti, esponente di Alleanza Verdi Sinistra.
«Sant’Anna ci ricorda che la pace non è mai un punto d’arrivo, ma un cammino che
richiede impegno costante. Resistere oggi significa coltivare giustizia,
uguaglianza, rispetto e solidarietà, fino a quando ogni forma di oppressione,
razzismo, sessismo e guerra sarà debellata. Non possiamo fermarci finché la
nonviolenza non sarà la regola e non l’eccezione.»
Paolo Mazzinghi