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PRATO: ENNESIMA AGGRESSIONE SQUADRISTA CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA. LA DENUNCIA DEL SUDD COBAS
Ennesima aggressione, lunedì 17 novembre 2025, contro i lavoratori in lotta nel distretto del tessile di Prato. Il sindacato di base Sudd Cobas denuncia un attacco al picchetto dei lavoratori della Euroingro. “Un gruppo di una trentina di persone, tra cui alcuni padroni delle aziende interne alla Euroingro, hanno attaccato il presidio fuori dalla Euroingro al Macrolotto1. Devastati i gazebi“, spiega il sindacato. Nel parapiglia la squadraccia ha aggredito anche alcuni agenti della Digos presenti: 2 di loro sono rimasti feriti. 3 persone, di nazionalità cinese, sono state fermate. Il tutto durante una conferenza stampa indetta da Sudd Cobas e operai. “Oggi – commenta il Sudd Cobas – gli sfruttatori hanno deciso di sfidare tutto e tutti per rivendicare un loro presunto diritto a sfruttare indisturbati e senza proteste, di poter continuare a tenere lavoratori a nero e costringerli a lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. L’assurdo che si fa realtà: datori di lavoro che attaccano un presidio di lavoratori che chiedono un contratto regolare e di lavorare 8 ore per 5 giorni a settimana”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto è intervenuto Arturo Gambassi, del sindacato Sudd Cobas. Ascolta o scarica.  
AVS: L’antipasto di “sinistra” (servito dal PD)
La sicurezza con cui taluni commentatori dibattono l’esito delle recenti elezioni regionali in Toscana, speculando su un ipotetico miglior risultato per la “sinistra” qualora AVS avesse sostenuto la candidatura di Antonella Bundu anziché Eugenio Giani, rivela una sconcertante amnesia storica e una fatale incomprensione delle dinamiche politiche. Simili congetture non […] L'articolo AVS: L’antipasto di “sinistra” (servito dal PD) su Contropiano.
TOSCANA: GIANI (PD) VINCE PER DISTACCO, MA CROLLA L’AFFLUENZA. RICORSO DI TOSCANA ROSSA PER ENTRARE IN CONSIGLIO
Le elezioni regionali in Toscana hanno visto vincere l’astensionismo e il bipolarismo forzato: se fosse stato un referendum non si sarebbe raggiunto il quorum (48% di aventi diritto si sono presentati alle urne) e i 57.246 voti per la lista di sinistra Toscana Rossa  (pari al 4,5%) che sosteneva Antonella Bundu (Rifondazione comunista, Potere al Popolo, Possibile) restano al momento senza rappresentanza in Consiglio Regionale. Bundu, forte anche di 72,322 croci sul suo nome nelle schede elettorali, pari al 5,2%, ha annunciato ricorso, appoggiandosi anche al precedente delle elezioni in Veneto nel 2020. In questo caso, la Corte di Appello contò i voti validi espressi esclusivamente a favore del candidato, sottraendo quindi i voti disgiunti andati a liste di altri schieramenti, ed essendo Bundu sostenuta da un’unica lista spera di poter superare il 5% e che il tribunale le dia ragione. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto Antonella Bundu, candidata di Toscana Rossa. Ascolta o scarica Tra i pochi alle urne, comunque, il centro sinistra formato large che include oltre al Pd e Avs anche il Movimento 5 stelle e Renzi, vince a man bassa. A livello di singole liste, nel centrosinistra Pd al 34,4%. Poi i renziani (che giocavano in casa) di poco sotto il 9%. Bene Avs, al 7%, con 3 seggi, ampiamente davanti al M5S, fermi al 4,3%, con 2 seggi regionali A destra Fdi, al 26,8%, cannibalizza la Lega, al palo e solo al 4,4%, nonostante Vannacci, superata da FI,  al 6,2%. Per i leghisti solo 1 seggio nel futuro Consiglio regionale. Su Radio Onda d’Urto un’analisi del voto di Donatella della Porta, sociologa, professoressa di Scienza Politica alla Scuola Normale Superiore di Pisa Ascolta o scarica  
Toscana Rossa è la vera novità di queste elezioni
Probabilmente non saremo in consiglio, anche se Antonella Bundu ha superato l’assurda soglia del 5% (valida solo per le liste indipendenti, e non per quelle in coalizione che con il 3% metteranno un consigliere… una vera truffa!). Ora che mancano solo poche sezioni, la lista Toscana Rossa è infatti ferma […] L'articolo Toscana Rossa è la vera novità di queste elezioni su Contropiano.
SARDEGNA: APPROVATA LA LEGGE SUL FINE VITA, “UNA QUESTIONE DI DIRITTI ED AUTODETERMINAZIONE”
La Sardegna diventa la seconda regione italiana ad avere una legge sul “fine vita”, dopo la Toscana. Il Consiglio regionale ha votato il testo della maggioranza del Campo Largo, sulla base di quello proposto dall’associazione Luca Coscioni, con 32 voti favorevoli, 19 contrari e una astensione. La legge disciplina il suicidio medicalmente assistito secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nel 2019. Con il via libera del consiglio regionale, l’isola può ora accogliere e valutare le richieste di suicidio assistito ed eventualmente avallarle coprendone i costi. La decisione spetta ad una commissione di esperti. Le principali condizioni per accedere al suicidio assistito sono la malattia irreversibile, l’esito infausto certo e la dipendenza da trattamenti sanitari quali presidi meccanici o l’alimentazione o la respirazione forzata. Le associazioni cosiddette pro vita hanno già chiesto al governo di impugnare la legge, come accadde per la regione Toscana. Intanto tutte le proposte di legge depositate in Parlamento rimangono ferme. “Un argomento certamente trasversale perché riguarda la dignità delle persone” – ha dichiarato ai nostri microfoni Aldo Luchi coordinatore della cellula Coscioni Cagliari. “Chiunque abbia avuto modo di vivere o di osservare esperienze di malati in condizioni terminali e di gravissima limitazione della loro dignità o della loro capacità di gestione autonoma della propria vita, non può che essere sensibile a questo argomento”. Ascolta o scarica
M5s, cespuglio del Pd e del sistema che da 30 anni ha distrutto questo paese
Con i 1.538 iscritti che dicono “sì” al sostegno al candidato del PD alla presidenza della Regione Toscana, Giani, e che battono i 1.030 “no”, accelera la traiettoria di “normalizzazione” del M5S, ormai definitivamente intrapresa e che fa di questo soggetto politico un cespuglio in più nel centrosinistra, come evidente […] L'articolo M5s, cespuglio del Pd e del sistema che da 30 anni ha distrutto questo paese su Contropiano.