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Sit-in del 6 agosto contro il progetto dell’Inceneritore della Montello SPA
Mentre all’interno del Palazzo della Provincia di Bergamo si è svolta la seconda riunione della conferenza dei servizi relativa alla richiesta della Montello Spa di poter installare un nuovo termovalorizzatore, il Comitato Aria Pulita ha organizzato un sit-in contro il progetto. Il presidio, che si è tenuto nella mattinata di mercoledì 6 agosto all’esterno della sede di Via Tasso, è un nuovo capitolo della lunga mobilitazione nata per dire no alla realizzazione di quest’opera e ha voluto ribadire la necessità di “far sentire la voce” di chi è contrario. Il presidente del comitato Aria Pulita, Eugenio Beccalli, ha spiegato a Bergamo News: “Stiamo lottando contro la realizzazione dell’inceneritore da tre anni e prima ancora ci siamo attivati contro i miasmi che sentivamo fortemente in paese. Insospettiti da questa puzza, nel 2023 abbiamo depositato le prime mille firme contro tali odori: mi sono recato in Provincia e in quel momento ho scoperto che l’azienda aveva presentato la richiesta per realizzare l’inceneritore. A quel punto abbiamo cominciato la mobilitazione che non si è più fermata e man mano è cresciuta. L’interesse della popolazione è aumentato moltissimo, coinvolgendo in primis gli abitanti di Montello e di un numero sempre maggiore di Comuni vicini: lo scorso maggio abbiamo raccolto 10mila firme online e 7mila per ribadire il no al termovalorizzatore. L’impegno ha assunto anche una connotazione personale, perché alle ultime elezioni amministrative mi sono candidato sindaco a Montello: nonostante fossi sconosciuto sulla scena politica locale e non avessi il supporto di alcun partito ho ottenuto 340 voti, sono diventato consigliere comunale di minoranza con la lista Aria Pulita e do seguito a questa battaglia anche in quella sede. Insieme al comitato, abbiamo dato vita a numerose iniziative, come alcune manifestazioni davanti alla sede di Montello Spa un anno fa e in precedenza un corteo con i Fridays for Future a Bergamo e un’esposizione di lenzuola dalle abitazioni quando si sentiva la puzza. Man mano i Comuni hanno capito la forza del nostro comitato e abbiamo cominciato a tenere conferenze per informare la popolazione: non organizziamo solo mobilitazioni popolari ma anche incontri di sensibilizzazione. Le adesioni delle istituzioni sono via via cresciute e lo scorso maggio si è svolta a Bergamo una grande iniziativa che ha visto protagonisti numerosi sindaci e cittadini animati da un unico obiettivo. Al nuovo sit-in di mercoledì mattina seguiranno presto altre mobilitazioni”. Giuseppe Canducci (Alleanza Verdi Sinistra) ha ripercorso gli interventi effettuati dalla propria formazione politica nelle varie sedi istituzionali citando in modo particolare due interrogazioni parlamentari presentate dal deputato Devis Dori, un’interrogazione scritta alla giunta regionale lombarda e una mozione del consigliere regionale Onorio Rosati e le parole dell’assessora del Comune di Bergamo, Oriana Ruzzini, co-portavoce di Europa Verde, che durante un sit‑in organizzato in piazza Vittorio Veneto lo scorso 17 maggio 2025 ha sottolineato “che il Comune di Bergamo aderisce ufficialmente alla protesta insieme a 46 Comuni” e “che Bergamo si pone in coerenza con la sua Missione UE 2030 per la neutralità climatica e la transizione ecologica”. Facendo riferimento a quanto espresso in una nota di Ats Bergamo, Canducci ha affermato: “Nella sezione 1 – Valutazione tossicologica, Ats identica inquinanti aerodispersi potenzialmente emessi dall’impianto, denuncia criticità nella caratterizzazione emissiva e carenti definizioni degli scenari di esposizione. Segnala superamenti soglia di rischio per alcuni inquinanti, con rischi non trascurabili per la salute pubblica. Nella sezione 2 – Valutazione epidemiologica, la relazione ATS sottolinea una inadeguata inclusione di inquinanti nell’assessment quantitativo e omissioni significative. Ci sono evidenze di rischi per la salute legati ad esposizioni prolungate. Serve un approccio cautelativo, con dati sanitari aggiornati e integrati. In conclusione, Ats afferma che non sussistono le condizioni per una valutazione tecnica definitiva, sollecita integrazioni e chiarimenti su emissioni, rappresentatività dei dati e impatti sanitari”.  “A gran voce – ha continuato Giuseppe Canducci – oggi chiediamo di bloccare la conferenza dei servizi no a quando tutti i procedimenti AIA non siano completati, compresi monitoraggi e prescrizioni Arpa ancora in sospeso; richiedere integrazioni urgenti alla relazione sanitaria di ATS, con scenari emissivi certi, dati epidemiologici aggiornati e una valutazione completa su tutti gli inquinanti; ascoltare i sindaci e i cittadini: nessuna decisione può prescindere dalla voce delle nostre comunità; sì all’economia circolare, ma no a un impianto che brucia rifiuti ed emette sostanze tossiche: investiamo invece in riduzione, riciclo e soluzioni sostenibili, non in tecnologie obsolete e pericolose”. “Europa Verde – ha proseguito – continuerà a mobilitarsi, ad aiutare il Comitato Aria Pulita Tomenone, ad informare e a chiedere trasparenza. Non possiamo sacrificare la salute dei cittadini in nome di favole energetiche: ciò che serve è chiarezza assoluta, partecipazione reale e precauzione”. Ringraziando tutti per la “presenza, forza e determinazione”, poi, l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra ha concluso: “Uniti possiamo fermare questo progetto prima che sia troppo tardi: per noi, per i nostri gli, per il diritto a respirare aria pulita”. Francesco Macario (Rifondazione Comunista Bergamo) ha evidenziato: “Dati alla mano, la realizzazione di questo inceneritore è inutile perché in Lombardia si bruciano già più rifiuti di quelli che si producono. Non c’è alcuna necessità, quindi, di dotare il territorio di un altro termovalorizzatore. Considerando che Montello brucia i suoi rifiuti a Dalmine e a Brescia, questi ultimi si troverebbero a doverne importare da altre province, regioni o Paesi e non sono mai un bagno di salute perché, anche se si cerca di limitarlo, c’è sempre una parte di diossine e rischio sanitario. Il discorso è chiaro e non c’è motivo per cui si debba far correre questo pericolo alla popolazione”.    Inceneritore Montello, scontro sul parere dell’Ats ma l’iter va avanti. Sindaci in rivolta | Corriere.it https://share.google/EOS2Fu0cDv9GocYlp Sit-in contro il termovalorizzatore di Montello: “Facciamo sentire la nostra voce” https://share.google/umSJ8Iuo26vZ5rLkP Termovalorizzatore Montello, 9 ore di confronto: battaglia serrata sulla relazione di Ats e i rischi per la salute https://www.bergamonews.it/2025/08/07/termovalorizzatore-montello-9-ore-di-confronto-battaglia-serrata-sulla-relazione-di-ats-e-i-rischi-per-la-salute/823342/?share_from=whatsapp   Redazione Sebino Franciacorta