Anne-Laure Bondoux / Di padre in figlio
Anne-Laure Bondoux è una scrittrice francese. Con il romanzo Attraverseremo le
bufere la scrittrice traccia una duplice discendenza: la genealogia familiare
dei Balaguère e il moto della violenza, che per un secolo sembra intrinsecare
nella costellazione di persone che la fattoria di Les Chaumes, a chilometri a
Parigi, accoglie e lascia andare. La violenza è testarda e gli esseri umani
hanno la memoria tragicamente breve, così il mondo sembra affrontare bufere
cicliche, lasciando i posteri sgomenti di fronte a tanto dolore. Da qui parte la
ricerca di Olivier, l’ultimo dei Balaguère: “da dove ci viene la violenza?”. Per
mappare la sua esistenza, Olivier sa di dover parlare anche di suo padre, Aloe:
così inizia una mappatura più ampia, che risale le generazioni e i decenni del
Novecento, fino all’inizio del ventesimo secolo e alla scintilla che ha dato
vita al fuoco che, propagandosi, è arrivato a lui.
Da tempo immemore nella famiglia Balaguère si tende a dubitare di tutto ciò che
viene dal cielo, preferendo le solide radici della terra; ad ogni nascituro,
pertanto, viene affibbiato il nome di una pianta. La ricerca di Olivier arranca
fino a inizio Novecento, trovando i due fratelli Anzême e Marty, investiti
dall’arrivo della Prima Guerra Mondiale, e Clairette, madre di Charme. Un atto
violento porta la morte anche in questo angolino di mondo, così lontano dalle
trincee in cui si trova Anzême, il quale però ritrova, al suo ritorno a Les
Chaumes, la stessa aria di piombo. Ne viene investito anche il piccolo Charme,
che si ritrova inglobato in una concatenazione di scelte indubbie. Ma non c’è
tempo per la stabilità, perché un altro conflitto mondiale irrompe nella
quotidianità: una lunga guerra che porta alla fattoria dei Balaguère solo
decisioni sbagliate. Nel cuore della resistenza francese, Charme sente il sangue
ribollire nelle vene per la prospettiva di togliere dalle mani dei nazisti la
sua Francia, ma dovrà tirarsene indietro ad un passo dalla vittoria. Dopo il
ritorno a Parigi della madre Gaby, lasciando il marito Charme ad occuparsi della
fattoria, il piccolo Aloe cresce tra amori segreti e un nuovo conflitto che
irrompe nella sua giovane esistenza: l’arruolamento nella guerra in Algeria e la
lotta per l’indipendenza. I ricordi della violenza di quel conflitto rimarranno
sempre con Aloe, racchiusi in un luogo dentro sé stesso, dove troverà rifugio
anche un altro segreto.
Qui nasce Olivier, il narratore di Attraverseremo le bufere: da un matrimonio
senza amore, per convenienza, per celare altro – ma soprattutto per tentare di
dare un senso ad una perdita. Olivier è silenzioso, diligente, ascolta, non fa
troppo rumore. Ottiene il massimo dei voti e riesce ad evadere da Les Chaumes e
studiare a Parigi. Da qui la strada di Olivier diviene nuovamente sterrata,
difficile da percorrere, con ostacoli ad ogni svolta. Sono tanti i fantasmi che
Olivier si porta appresso: il fantasma del padre e della persona che era
davvero; il fantasma della madre Christiane, lasciata a Les Chaumes; il fantasma
della pugnalata al cuore dei suoi più cari amici, che lo devia irrimediabilmente
dalla strada che si era scelto; infine, il fantasma di sé stesso e delle sue
ambizioni. Disilluso, Olivier arranca nella sua solitudine, fino al momento in
cui il ricongiungimento tanto agognato non sarà più possibile. E la violenza
esploderà di nuovo.
Per “riprendere il sopravvento sull’assurda violenza del mondo”, Olivier
comincia a scrivere la sua storia e la storia di chi lo ha preceduto, di padre
in figlio, in un racconto di una progenie tutta al maschile. Scova negli angoli
più adombrati della sua famiglia atti di brutalità e violenza, nascosti ai
margini della verità. Bondoux nutre di parole una storia di una famiglia
ordinaria che attraversa tutte le guerre, i conflitti, le risoluzioni di pace,
gli atti politici e gli atti di terrore del ventesimo secolo. Il ritratto più
umano che offre Attraverseremo le bufere è un affresco di uomini e donne che,
nella loro quotidianità e nella loro normalità, hanno cuori che battono,
emozioni che palpitano e desideri inespressi. Attraverso le lotte e i sensi di
colpa, Olivier comprende che la violenza è “presente in ogni generazione”, usata
come un mezzo per esprimere il proprio diritto di esistere. Al contempo, capisce
di essere ormai giunto al capolinea nella lunga storia di violenza nella sua
famiglia: non sarà così per la storia mondiale ma, forse, tutto inizia dalla
scelta di un singolo uomo.
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