Meno tasse ai ricchi stranieri, meno soldi ai lavoratori italiani
“L’Italia attrae ricchi stranieri grazie al suo regime fiscale estremamente
vantaggioso. Due banchieri svizzeri hanno recentemente approfittato di questo
sistema, che consente loro di dedurre milioni di euro di tasse”. La frase a
prima vista sembra una fake news. Se non fosse che è stata pubblicata sul sito
in lingua francese della Radio Televisione Svizzera.
In effetti dal 2017 l’Italia offre un sistema fiscale vantaggioso per i ricchi
stranieri che stabiliscono la propria residenza fiscale in Italia, pagando
un’imposta forfettaria. Fino all’agosto del 2024 si trattava di 100.000 euro,
poi raddoppiati, in cambio di un’esenzione totale sui patrimoni e sui redditi
esteri: dividendi, affitti, plusvalenze o eredità. Questo regime fiscale è
valido per 15 anni.
Secondo la Radio TV Svizzera diverse centinaia di persone hanno già beneficiato
di questo schema. Tra questi, dirigenti senior, pensionati svizzeri e persino
celebrità. Il caso più emblematico rimane quello di Cristiano Ronaldo, che si è
trasferito a Torino al momento del suo passaggio alla Juventus, poco dopo
l’entrata in vigore del programma. Recentemente due banchieri svizzeri hanno
scelto di stabilire la propria base imponibile in Italia A dimostrazione che la
penisola italiana continua ad attrarre ricchi individui grazie a questa leva
fiscale.
Interessante il commento della TV elvetica: “Questo sistema, tuttavia, non è
sfuggito alle critiche. In particolare, è stato denunciato un sistema fiscale a
due livelli, inaccessibile ai cittadini comuni, che vede le classi medie
italiane sottoposte ad alcune delle pressioni fiscali più elevate d’Europa”.
In effetti, il Documento di Finanza Pubblica approvato dal Governo italiano ad
aprile 2025 certifica che la pressione fiscale in Italia nel 2024 è salita al
42,6% rispetto al 41,4% del 2023. Recentemente l’ISTAT ha segnalato che il
potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori, soprattutto a causa
dell’inflazione, negli ultimi quattro anni è diminuito del 9%. In sintesi: per i
lavoratori italiani più tasse e meno soldi effettivi.
La conclusione della Radio Televisione Svizzera è chiara: “Nonostante queste
tensioni, l’Italia persiste nella sua strategia. Mentre altri Paesi, come il
Portogallo, stanno riducendo o abbandonando questo tipo di regime fiscale, Roma
sembra determinata a mantenere questo strumento di attrattività”.
L’attuale compagine governativa utilizza abbondantemente la retorica della
difesa dell’italianità (contro gli immigrati stranieri) e delle tasche degli
italiani (contro il fisco esoso). In realtà si privilegiano fiscalmente gli
stranieri a scapito degli italiani. Ma in politica è noto che la coerenza non è
più una virtù.
Rocco Artifoni