Roma: Stop Rearm Europe, revocare sede Auditorium a Defence Summit
Lettera al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al Presidente della Regione
Lazio, Francesco Rocca su evento 11/09. “E’ contro lo statuto della Fondazione”
Pronto un “Social summit” di protesta.
“Revocare la concessione dell’utilizzo dell’Auditorium per l’iniziativa ‘Defence
Summit’, organizzata dal Sole24Ore per il prossimo 11 settembre, e alla quale
parteciperanno i Capi di Stato Maggiore dei diversi corpi dell’Esercito italiano
e i Ceo delle più importanti industrie di armamenti”. Così in una lettera
rivolta al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al Presidente della Regione
Lazio, Francesco Rocca, il Gruppo promotore “Stop ReArm Europe – Roma”, composto
da oltre 70 realtà di tipo associativo, movimenti, partiti, che lo scorso 21
giugno è sceso in piazza a Roma con oltre 100mila persone con la manifestazione
nazionale “Stop Rearm Europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”.
“La concessione dell’Auditorium per un’iniziativa come questa confligge tanto
con le finalità statutarie della Fondazione ‘Musica per Roma’, che lo gestisce,
quanto con la sensibilità delle e degli abitanti di Roma che si mobilitano
quotidianamente per la fine della guerra in Ucraina, per lo stop al genocidio in
corso a Gaza e contro le politiche di riarmo” prosegue la coalizione. “Il Comune
di Roma e la Regione Lazio sono entrambi soci fondatori e componenti essenziali
della Fondazione ‘Musica per Roma’. Per questo ci rivolgiamo a Voi per chiedere
la revoca della concessione dell’utilizzo dell’Auditorium. Roma dev’essere
Capitale della Pace, non della guerra.”
E aggiungono: “Il Defence Summit è stato presentato con le parole del Ministro
Crosetto, secondo cui ‘La cultura della Difesa incarna il principio fondamentale
della cultura democratica’: non è su questo ossimoro che è nata la Repubblica
italiana, ancora stremata da due guerre mondiali, non è questa la visione
sancita dalla nostra Costituzione, che, al contrario, ci ricorda che l’Italia
ripudia la guerra. Contro questo show dei mercanti di morte, l’11 settembre
chiamiamo la città a promuovere un ‘Social Summit’ davanti all’Auditorium per
dire con determinazione e creatività il nostro collettivo no alla guerra, al
riarmo, al genocidio, all’autoritarismo”, concludono.
Redazione Roma