Appello a 20 europarlamentari del Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente sul genocidio a Gaza
“Non mancate più di chiedere alla Commissione Europea un’azione immediata contro
Israele per fermare il genocidio in corso a Gaza”: il Movimento Giustizia e Pace
in Medio Oriente lo scrive ai 20 europarlamentari italiani dei partiti di
opposizione (15 del Partito Democratico e 5 del M5S e gruppo indipendente) che
non hanno aderito alla lettera che il 23 luglio era stata inviata da 60 membri
dell’Europarlamento all’Alta Rappresentante dell’UE Kaja Kallas per esigere
sanzioni a Tel Aviv nel rispetto di quanto previsto dall’accordo di associazione
UE-Israele.
La lettera è stata firmata da 15 su 35 parlamentari europei italiani (Brando
Benifei, Annalisa Corrado, Antonio Decaro, Cristina Guarda, Mimmo Lucano,
Carolina Morace, Leoluca Orlando, Gaetano Pedullà, Ilaria Salis, Benedetta
Scuderi, Cecilia Strada, Dario Tamburrano, Marco Tarquinio, Pasquale Tridico,
Alessandro Zan).
In particolare, colpisce la mancata firma di 15 deputati su 21 eletti nelle
liste del PD, ma anche quella di metà della delegazione eletta con il movimento
5 stelle.
Il gesto di non firmare la lettera è per il Movimento Giustizia e Pace in Medio
Oriente “un colpevole atto di debolezza e di inadempienza politica”
Il Movimento Giustizia e Pace in Medio Oriente, già promotore dell’appello “La
congiura del silenzio” pubblicato il 25 maggio su Repubblica per rompere il
silenzio dei media e della politica sul genocidio del popolo palestinese e per
denunciare con forza la mattanza dei giornalisti e delle giornaliste a Gaza e in
Cisgiordania, si rivolge oggi ai rappresentanti europei dei partiti che in
Italia hanno promosso mozioni al governo per sanzionare e interrompere l’accordo
associazione con Israele, chiedendo loro di “non mancare più di dare il sostegno
ai principi della nostra civiltà giuridica e ai valori che sono chiamati “a
rappresentare, a difendere e a rispettare”.
Di seguito la lettera inviata. Il movimento invita tutti i cittadini e le
cittadine che ne condividono i contenuti a fare le stesse richieste ai propri
rappresentanti in Europa.
Gli europarlamentari italiani a cui è rivolta la lettera/appello, che non hanno
firmato quella del 23 luglio, sono:
PD: Lucia Annunziata, Stefano Bonaccini, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini,
Camilla Laureti, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Dario
Nardella, Pina Picierno, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Irene Tinagli, Raffaele
Topo, Nicola Zingaretti.
Movimento 5 Stelle: Giuseppe Antoci, Mario Palmisano, Danilo Della Valle,
Valentina Palmisano
e l’indipendente Ignazio Marino.
Egregio/Egregia rappresentante del popolo italiano presso l’Unione Europea,
il 24 luglio scorso alcuni suoi colleghi appartenenti alla sua area politica
hanno sottoscritto una lettera rivolta all’Alto Rappresentante, che chiede
all’Europa di assumere una posizione netta e attiva nei confronti dello scempio
della vita umana e del diritto perpetrato quotidianamente a Gaza.
La lettera chiede di convocare immediatamente una riunione straordinaria del
Consiglio Affari Esteri al fine di proporre misure contro Israele; di proporre
una serie completa di sanzioni contro Israele affinché siano adottate dal
Consiglio; di proporre sanzioni contro la Gaza Humanitarian Foundation e i
membri di tale organizzazione che condividono la responsabilità per le morti e
la fame che stiamo vedendo a Gaza; di proporre formalmente le misure
precedentemente presentate a seguito della revisione dell’adempimento da parte
di Israele degli obblighi dell’articolo 2 dell’accordo di Associazione; di
esercitare pressioni sugli Stati membri affinché attuino un embargo bilaterale
sulle armi con Israele.
Queste richieste sono una riaffermazione del comune senso della decenza morale
(e sempre più diffuso nell’opinione pubblica italiana ed europea) e un invito al
rispetto delle regole più elementari del diritto internazionale.
Fra i firmatari di questa lettera il suo nome non compare. Una mancanza che
sconcerta, giacché in un momento come questo ogni tentennamento nel chiedere
fermezza all’Unione Europea, appare un colpevole atto di debolezza e di
inadempienza politica, ancorché travestito da giudizio politico.
In casi come quello della tragedia di Gaza, il silenzio e la mancata presa di
posizione sono inaccettabili.
Il nostro auspicio è che alla prossima occasione, che purtroppo rischia di
presentarsi a breve, non manchi più di dare il suo sostegno ai principi della
nostra civiltà giuridica e ai valori della sinistra che Ella è chiamata a
rappresentare, a difendere e a rispettare.
Per inviare la lettera basta cliccare, si apre la mail, e fare invio
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Redazione Italia