Processo a Maurizio Belpietro, imputato per diffamazione delle Ong del soccorso in mare
Aveva definito “pirati” gli operatori delle ONG in prima pagina su Panorama.
Open Arms, AOI Rete Nazionale, EMERGENCY e Sea-Watch che hanno presentato
l’esposto: “Vogliamo dire basta alla criminalizzazione della solidarietà.”
È finita poco fa l’udienza per l’istruttoria dibattimentale del procedimento per
diffamazione a carico di Maurizio Belpietro, accusato di aver definito sulla
copertina del settimanale Panorama (da lui diretto), nel novembre 2022, “I NUOVI
PIRATI” gli operatori umanitari delle ONG.
L’esposto era stato presentato dalle ONG Open Arms, AOI – Rete Nazionale,
EMERGENCY e Sea-Watch, che avevano definito titolo e immagine pubblicati “non
veritieri e offensivi del lavoro umanitario svolto da chi nel Mediterraneo
Centrale opera per soccorrere vite umane”.
In aula hanno portato la loro testimonianza i rappresentanti delle ONG
coinvolte, che hanno spiegato il modus operanti del soccorso civile nel
Mediterraneo e le basi giuridiche su cui si appoggia, chiarendo di essere sempre
stati assolti da accuse di favoreggiamento all’immigrazione clandestina nelle
sedi giudiziarie competenti. Il giudice ha ascoltato la versione di Maurizio
Belpietro, Fausto Biloslavo, redattore della rivista e dell’Ammiraglio De
Felice, tutti presenti in tribunale.
La decisione delle ONG di procedere con l’esposto è stata presa perché stanche
di una propaganda denigratoria contro chi sceglie di agire al fine di salvare
vite, un’azione che non ha niente a che vedere con la pirateria, ma è altresì un
dovere morale e di legge. Un dovere che va tutelato e non denigrato e
criminalizzato.
Il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 18 dicembre.
Anna Polo