Clima, Greenpeace Italia e Recommon: “Soddisfatti che Eni abbia cambiato idea, ora si entri subito nel merito della giusta causa”
“Siamo soddisfatti nel constatare che ENI, a seguito del recente pronunciamento
delle Sezioni Unite della Cassazione in fatto di cause climatiche, abbia
improvvisamente cambiato idea sulla Giusta Causa. Il ricorso in Cassazione, che
fino a pochi giorni fa ENI bollava come ‘una scelta effettuata per perseguire
una campagna di disinformazione’, ora viene accolto in maniera positiva dalla
stessa azienda”. Così Greenpeace Italia e ReCommon commentano l’annuncio fatto
da ENI di aver chiesto la riattivazione del giudizio nell’ambito del contenzioso
climatico lanciato nei confronti dell’azienda dalle due organizzazioni e da 12
cittadine e cittadini nel maggio 2023.
“Se l’azienda avesse voluto entrare davvero nel merito della causa fin da
subito, avrebbe dovuto evitare di sollevare il ‘difetto assoluto di
giurisdizione’, come invece ha fatto, costringendo Greenpeace Italia e ReCommon
a chiedere un pronunciamento alla Corte suprema di Cassazione”, ricordano le due
organizzazioni.
A differenza di ENI, Greenpeace Italia e ReCommon auspicano da sempre e con
convinzione che si apra un dibattito nel merito. Per le due organizzazioni la
Giusta Causa è infatti un’occasione storica per portare alla luce le
responsabilità del colosso italiano del gas e del petrolio nel riscaldamento del
pianeta e ottenere finalmente giustizia climatica per tutte le persone.
Re: Common