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Catania, 15 dicembre: Corso di formazione “Conoscere la guerra per costruire un immaginario di pace”
LUNEDÌ, 15 DICEMBRE 2025, ORE 8:30-13:30 AULA MAGNA L.S. “E. BOGGIO LERA” DI CATANIA (INGRESSO VIA QUARTARONE) Si svolgerà lunedì 15 dicembre 2025 dalle ore 8:30 fino alle 13:30 a Catania, presso il Liceo Scientifico “Enrico Boggio Lera“, il Convegno di Formazione e Aggiornamento in presenza e online per il personale scolastico organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) con la collaborazione dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università dal titolo “Conoscere la guerra per costruire un immaginario di pace“. Il Corso si svolgerà sia in presenza che on line (per chi non abita nella provincia di Catania), ma in entrambi i casi occorre iscriversi e attendere la conferma al seguente link: https://forms.gle/2P4cqNVBK7ZHRaKY6 Si ricorda che il CESP è Ente accreditato/qualificato per la formazione del personale della scuola (Dir. MIUR n. 170/2016), per cui viene rilasciato Attestato di Partecipazione valido per l’esonero dal servizio per tutto il personale Docente e Ata (art. 36 Ccnl 2019/2021). PROGRAMMA DEL CONVEGNO Introduce e coordina: Patrizia Russo (Docente, Cesp Catania) Intervengono: Antonino De Cristofaro (Docente, Cobas Scuola) Pace e guerra dopo la fine del mondo bipolare     Gabriella Falcicchio (Docente di Pedagogia, Università di Bari) L’antropologia della guerra, noi e i nemici Michele Lucivero (Docente, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università) Educare alla pace. Oltre la militarizzazione dell’istruzione Futura D’Aprile (Saggista, Giornalista free lance) Il mercato delle armi e le guerre Si allega locandina e modulo esonero dal servizio. cespboggio25Download
Cremona, 3 e 13 dicembre: Corso “Formare cuori e menti per la pace o per la guerra?”
Oggi la guerra viene presentata come necessaria, il riarmo è giustificato da esigenze di sicurezza e gli interventi di militari nelle scuole di ogni ordine e grado sono diventati una normalità. Quale futuro si sta preparando? Qual è il compito formativo della scuola? Siamo proprio sicuri e sicure che non ci siano alternative? A Cremona una rete di associazioni impegnate per la pace e i Diritti Umani (Pax Christi, Amici di Emmaus ODV, Amnesty International, Emergency, Tavola della Pace Cremona e Oglio Po, Comunità Laudato Si Cremona e Oglio Po) insieme all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università propone a insegnanti e attivisti un corso gratuito online di due incontri: partendo dall’analisi del contesto internazionale, si propone di fornire strumenti che aiutino a leggere la complessità e mostrano possibilità differenti e strategie reali per andare oltre il paradigma della guerra. Mercoledì, 3 dicembre 2025, ore 17:30-19-30 A chi serve la guerra? Giorgio Beretta, Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere (OPAL) Serena Tusini, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università Sabato, 13 dicembre 2025, ore 15:00-17:00 Pasquale Pugliese, Movimento nonviolento Per richiedere il link di iscrizione: paxcremona@gmail.com
Video e materiali del Convegno del 4 novembre dell’Osservatorio contro la militarizzazione
Alla fine, il Convegno dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università previsto per il 4 novembre si è svolto ugualmente con circa 600 persone collegate durante tutto lo svolgimento dell’evento e, accogliendo le richieste che ci sono pervenute da tante persone, abbiamo deciso di mettere a disposizione il materiale pubblicato e i video dei singoli interventi. I lavori, coordinati da Serena Tusini, sono stati aperti da Roberta Leoni, docente e Presidente dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, la quale, oltre a spiegare le vicissitudini relative alla pretestuosa repressione che ha colpito il Convegno, ha illustrato in quali termini l’Osservatorio parla del fenomeno della militarizzazione delle scuole, a partire dai protocolli con il Ministero della Difesa per terminare con le continue celebrazioni e ricorrenze militaristiche, compresa quella del 4 novembre. Marco Meotto, docente di storia e filosofia in un Liceo torinese, nella sua relazione dal titolo Sguardi coloniali. Il genocidio nella didattica della storia ha descritto il fenomeno del genocidio andando alle sue radici e illustrando la sua marca evidentemente occidentale, un’opzione politica strutturale che ha lo scopo di eliminare, assimilare forzatamente e confinare in territori marginali chi si ritiene estraneo alla propria cerchia e in ciò il dispositivo militare risulta estremamente necessario. Qui le slide utilizzate da Marco Meotto per illustrare il suo intervento. Sguardi coloniali_SLIDEDownload A seguire, Antonio Mazzeo, docente e peace researcher, è tornato sull’attualità con la relazione dal titolo Genocidio crimine collettivo. Verso l’israelizzazione della società italiana? in cui ha messo in evidenza il coinvolgimento dell’Italia con la nostra Marina Militare e l’industria bellica di Stato, cioè Leonardo SpA, con l’entità sionista di Israele, ma anche con l’export di armi in tutto il mondo, aggirando di fatto la legge 185/1990 che don Tonino Bello aveva a gran voce reclamato. Cristina Donattini, docente bolognese e attivista del BDS Italia, ha chiarito gli scopi e i metodi delle campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzionatorie nei confronti di Israele e della sua economia, un metodo di lotta nonviolenta che si oppone alla censura, che è sempre governativa perché agisce a partire dal possesso stabile del potere, a differenza del boicottaggio, che parte dal basso e non ha potere bensì forza sociale. La posizione cattolica, costante nei convegni dell’Osservatorio, è stata affidata a don Andrea Bigalli, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale e referente di Libera Toscana, il quale nella sua relazione dal titolo La libertà delle coscienze e il significato della disobbedienza ha invitato i/le docenti e gli/le uditori/trici a prestare maggiore attenzione alla comunicazione perché diventa sempre più necessario contrastare l’onda negativa che si sta alzando, invitando talvoltaa a tralasciare i canali generalisti dell’informazione per pensare ad una controinformazione. Infine, ricorda Bigalli, non bisogna dimenticare che la guerra è ciò che di più classista ci sia; infatti, la dichiarano i ricchi per farla fare ai poveri. Centrale per l’Osservatorio è anche trattare la questione palestinese senza tentativi di appropriazione culturale, per cui l’invito rivolto a Mjriam Abu Samra, ricercatrice e attivista italopalestinese, è servito per tracciare nella sua relazione dal titolo Critica decoloniale dell’accademia neoliberale: la conoscenza non marcia, il perimetro delle pratiche decoloniali che si stanno svolgendo all’interno delle università, nelle quali si è levata una forte voce critica, organizzata in un movimento d’opinione e d’azione sotto lo slogan La conoscenza non marcia, sostenuto anche dall’Osservatorio. Per completare il quadro del mondo dell’istruzione, è sempre importante ascoltare la voce di chi fruisce dei processi educativi e formativi, per cui Tommaso Marcon, studente del collettivo OSA, nella sua relazione ha focalizzato l’attenzione sulle finalità della scuola di oggi, che ormai non forma più, ma addestra, addomestica, sanzionando il conflitto, che, invece, è il sale della democrazia. Leonardo Cusmai, infine, studente universitario di Cambiare Rotta, si è soffermato sui processi repressivi in atto, evidenziando il disegno che passa dal ddl Gasparri al ddl sicurezza e termina con i processi di militarizzazione, da leggere tutti nel quadro di una retorica nazionalista/sovranista alleata del complesso militare-industriale, a cui l’università è completamente asservita.
Il Fatto Quotidiano: Stop al corso contro la militarizzazione, i sindacati: “Gravissimo”. Valditara: “Nessun divieto, iniziativa propagandistica”
DI REDAZIONE SU IL FATTO QUOTIDIANO DEL 2 NOVEMBRE 2025 Ospitiamo sul nostro sito l’articolo di Redazione pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 2 novembre 2025 in cui viene commentato l’annullamento del corso di formazione e aggiornamento “La scuola non si arruola” organizzato dal CESTES in collaborazione con l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. «La polemica – in questi tempi di guerre vicine e lontane – era dietro l’angolo. Sta creando malumori e poteste l’annullamento dal parte del ministero dell’Istruzione del corso che il Cestes-Proteo insieme all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università aveva organizzato per il 4 novembre – ricorrenza in cui si celebra la Giornata dell’unità nazionale delle forze armate – con il titolo: “4 novembre la scuola non si arruola“…continua a leggere su www.ilfattoquotidiano.it.
Convegno 4 novembre: “La scuola non va alla guerra. L’educazione alla pace risponde alla repressione”
Come anticipato, dopo che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annullato il corso di formazione e aggiornamento che il CESTES-PROTEO (ente di formazione accreditato presso il MIM) insieme all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università aveva organizzato per il 4 novembre 2025 con il titolo “4 novembre, la scuola non si arruola”, abbiamo deciso, come atto di dissenso e di disobbedienza, di confermare ugualmente la data dell’evento con un nuovo Convegno che, però, non potrà godere dell’accreditamento presso il MIM, per cui non è possibile chiedere un esonero per formazione per il personale scolastico. Di seguito il programma e tutte le indicazioni per seguire il Convegno dal titolo: “LA SCUOLA NON VA ALLA GUERRA. L’EDUCAZIONE ALLA PACE RISPONDE ALLA REPRESSIONE”. PROGRAMMA CONVEGNO ONLINE 4 NOVEMBRE 9.00 -13.00 Modera Serena Tusini Roberta Leoni, Militarizzazione e repressione nella scuola Presidente Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università Marco Meotto, Sguardi coloniali. Il genocidio nella didattica della storia Docente e ricercatore Antonio Mazzeo, Genocidio crimine collettivo. Verso l’israelizzazione della società italiana? Insegnante e giornalista Mjriam Abu Samra, Critica decoloniale dell’accademia neoliberale: La Conoscenza non marcia Ricercatrice e attivista italopalestinese Caterina Donattini, La scuola per la Palestina: il racconto degli ultimi mesi di lotta BDS Italia Don Andrea Bigalli,  La libertà delle coscienze e il significato della disobbedienza Facoltà Teologica dell’Italia Centrale Tommaso Marcon, La militarizzazione della formazione, tra scuola gabbia e Valditara Studente OSA Leonardo Cusmai, L’Università ai tempi della crisi tra militarizzazione, repressione e riforme Studente universitario – Cambiare Rotta Conclusioni: Roberta Leoni,  Il 4 novembre non è la nostra festa! LINK DEL CONVEGNO CLICCA QUI PER LE PIAZZE DEL 4 NOVEMBRE CLICCA QUI INVITIAMO TUTTI E TUTTE, PERSONALE DELLA SCUOLA E DELL’UNIVERSITÀ, STUDENTI E STUDENTESSE, GENITORI E GENITRICI A SEGUIRE IL CONVEGNO. RICORDIAMO A TUTTI I E A TUTTE LE DOCENTI CHE IL CORSO DI FORMAZIONE NON È COPERTO DALL’ESONERO.
Comunicazione importante: Posti esauriti per Convegno del 4 novembre “La scuola non si arruola”
Informiamo, con grande soddisfazione, ma anche con dispiacere per chi continua a chiedere di poter partecipare, che io convegno “La scuola non si arruola” previsto per il 4 novembre 2025 ha raggiunto le 1000 iscrizioni, il massimo per la piattaforma che con le nostre risorse siamo riusciti a garantire, per conservare la gratuità dell’iniziativa per gli iscritti e le iscritte. Siamo costrette, quindi, a chiudere le iscrizioni per poter garantire una discreta qualità tecnica del corso stesso. Ci scusiamo con i colleghi e le colleghe che avrebbero desiderato iscriversi, ma non avevamo ipotizzato questo alto numero di partecipanti. Vi ricordiamo che è comunque possibile seguire il convegno sul nostro canale YouTube dell’Osservatorio (clicca qui per seguire la diretta), ma senza essere in grado di certificare la presenza, quindi senza la possibilità di rilasciare, per chi dovesse seguire la diretta YouTube, l’attestato per l’esonero scolastico per il giorno di formazione. Ci scusiamo ancora e confidiamo nella vostra comprensione. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Verona, 8 novembre: Seconda Edizione forum nazionale per l’Educazione nonviolenta 2025
VERONA – 8 NOVEMBRE 2025 IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI VERONA EVENTO IN PRESENZA PRESSO L’ISTITUTO COMPRENSIVO 06 CHIEVO-BASSONA-BORGO NUOVO – VIA PUGLIE 7/E – 37139 VERONA Partecipazione di Elisa La Paglia, Assessora con delega a Politiche educative e scolastiche, Biblioteche, Edilizia scolastica, Salute e servizi di prossimità L’iscrizione è possibile solo per tutta la giornata. Le persone  iscritte riceveranno successivamente informazioni dettagliate sui tavoli di lavoro – titoli, argomenti e le fasce d’età di riferimento, dentro le aree di interesse scelte che troverete qui di seguito. L’evento è aperto esclusivamente al personale di istituzioni educative (scuole pubbliche, paritarie, associazioni educative, cooperative, ecc.) Descrizione dell’evento di formazione in presenza dell’8 Novembre 2025 Il Forum nazionale “Scuole per un’educazione nonviolenta” riunisce reti scolastiche, scuole, docenti, dirigenti e istituzioni educative che credono in una scuola pubblica, democratica e orientata alla pace, una scuola che coltiva relazioni nonviolente e riparative, valorizza l’interconnessione, promuove il benessere collettivo, rigetta militarizzazione e autoritarismo e si fonda su pratiche inclusive e sostenibili. 9.00 ingresso e registrazione Ore 9.15 *  Benvenuto della Dirigente scolastica I.C. 06 Gemma Lanzaretta e del Comitato promotore del Forum * Presentazione del progetto Horizon Europe “Let’s Care” – Stefano Cobello – Rete Polo Europeo della Conoscenza Ore 9.30 * Presentazione del Forum permanente “Scuole per un’Educazione Nonviolenta” A un anno di lavoro, la seconda edizione: significato, obiettivi e sviluppi di comunità  – Annabella Coiro – Rete Edumana Ore 9.45 * I bambini sono davvero difficili? L’approccio nonviolento nella formazione della psiche e del cervello dei bambini –  Prof. Alberto Oliverio – Università “La Sapienza” Ore 10.25 * Tavola rotonda Come le istituzioni (scuole e territorio) possono contribuire allo sviluppo di un ambiente nonviolento in una visione di scuola sconfinata. Intervengono: Alessio Perpolli, Dirigente I.C. Bosco-Chiesanuova.  10.50 * Coffee break a cura degli/delle studenti  della Scuola Alberghiera Luigi Carnacina di Bardolino ore 11.15                                               LABORATORI / DIBATTITI PARALLELI Area: Analisi della violenza implicita a scuola * “Maestro, ma tu ci sogni?” Come riconoscere la violenza implicita a scuola? (tutti i gradi di scuola) conduce Tiziana Rita Morgante * Link scheda laboratorio Area: Attività per gestire i conflitti e le relazioni in classe * Contrastare e prevenire il bullismo a scuola (tutti i gradi di scuola) – conduce prof.ssa Anna Ferraris * Link scheda laboratorio * Conflitti che insegnano (scuola dell’infanzia) – conduce Patrizia Granata  * Link scheda laboratorio * Il manifesto delle parole ostili secondo me (scuola secondaria di primo grado) – conducono Andrea Brusoni, Giacomo Boffa, Gianluca Cirulli, Giorgio Costa  * Link scheda laboratorio Area: Educazione civica e cittadinanza partecipata * I giorni che contano: memoria e pace nel calendario civile (secondaria di primo grado) – conduce Simonetta Muzio  * Link scheda laboratorio Area: Letture, cinema e musica per educare alla pace * Gli albi illustrati come strumento per educare alla pace e alla nonviolenza nella scuola primaria (scuola primaria) – conduce Isabella Gallotta  * Link scheda laboratorio Area: La nonviolenza è salute * Il curricolo di promozione della salute orientato alla nonviolenza (tutti i gradi di scuola)– conducono Angela Rinaldi e Nicola Iannaccone * Link scheda laboratorio Area: Laboratori espressivi per la nonviolenza * Svuotare la guerra, riempire la pace – L’immaginario dei bambini nei disegni di guerra e pace  (scuola primaria) – conducono Claudio Tosi e Maria Grazia Cotugno * Link scheda laboratorio Area: Pace e nonviolenza nei contenuti disciplinari * Dalla pace perpetua al Lamento della Pace. Come parlare di Pace e Nonviolenza a partire dalla filosofia (scuole secondarie di secondo grado) – conduce Michele Lucivero * Link scheda laboratorio Ore 13.00 – Pranzo a cura degli/delle studenti  della Scuola Alberghiera Luigi Carnacina di Bardolino 14.30 – LABORATORI / DIBATTITI PARALLELI Area: Attività per gestire i conflitti e le relazioni in classe * Giocare alla guerra serve alla pace? – conduce Luciano Franceschi * Link scheda laboratorio Area: Educazione civica e cittadinanza partecipata * Come si può parlare di femminismo e violenza di genere in classe. Laboratorio di scrittura (secondarie di primo e secondo grado) – conduce Valeria Russo  * Link scheda laboratorio * Quando la classe è un’esperienza di nonviolenza e democrazia dal primo giorno. Percorsi partecipati di una scuola sconfinata (scuola primaria) – conduce Annabella Coiro  * Link scheda laboratorio Area: Letture, cinema e musica per educare alla pace * Fare pace col cinema – La pedagogia dello sguardo per l’educazione nonviolenta (tutti i gradi di scuola) – conduce Carlo Ridolfi * Link scheda laboratorio Area: La natura e l’ambiente come percorsi di nonviolenza * Il diario autobiografico sulla pace e la nonviolenza – Prendersi cura di sé, degli altri, del mondo – (tutti i gradi di scuola) conduce Dino Mancarella * Link scheda laboratorio Area: La nonviolenza è salute * La nonviolenza ti fa star bene! (tutti i gradi di scuola)– Conducono Federica Fratini e Noemi Toni * Link scheda laboratorio Area: Laboratori espressivi per la nonviolenza * Educare nella Nonviolenza: ritrovare l’essenza del proprio agire (tutti i gradi di scuola)– Jaqueline Mera e Stefano Colonna * Link scheda laboratorio Area: Riflessioni e pratiche contro la militarizzazione della scuola * E se un militare entrasse nella mia classe a fare lezione sulla Pace? Strumenti e sostrato culturale per fermare la militarizzazione delle scuole (tutti i gradi di scuola) – Michele Lucivero * Link scheda laboratorio Area: Trasformare la classe in uno spazio di dialogo * Attività ludiche per imparare a dialogare alla scuola primaria (scuola primaria) – Gabriella Fanara  * Link scheda laboratorio 16.30 – Sottogruppi di ricerca paralleli –  Divisione in gruppi di lavoro tematici * Analisi critica della violenza implicita nella scuola * Attività per gestire i conflitti e le relazioni * Educazione civica e percorsi di cittadinanza partecipata * Ho letto un libro… ho visto un film… ho sentito una canzone… * La natura e l’ambiente come percorso nonviolento * La nonviolenza ha a che fare con la salute * Laboratori espressivi per la nonviolenza (arte, corpo, musica) * Pace e nonviolenza nei contenuti delle discipline * Quale contrasto alla militarizzazione della scuola? * Trasformare la classe in uno spazio di dialogo (anche fisico) 18.15 – Plenaria con performance di chiusura 18.30 – Saluti di chiusura Il Forum nasce per condividere pratiche e costruire una cultura pedagogica per la pace e la nonviolenza, sostenuta dall’Agenda ONU, dall’UNESCO e dalla Costituzione. Il Forum è uno spazio in crescita che ogni anno organizza un incontro nazionale per valorizzare le esperienze dei territori, diffonderne le buone pratiche e rafforzare la voce collettiva della scuola pubblica per la pace e la nonviolenza. La scadenza per le iscrizioni per poter partecipare al forum è il 2 Novembre 2025 La giornata costituisce iniziativa di formazione ai sensi della Direttiva n. 170 del 2016. I docenti partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio e all’attestato di partecipazione. I certificati di partecipazione saranno emessi nei mesi di Gennaio e Febbraio 2026  LInk per l’iscrizione COMITATO PROMOTORE Rete ED.UMA.NA  www.edumana.it Rete Polo Europeo della Conoscenza www.europole.org/ Rete Scuole che Promuovono Salute  www.scuolapromuovesalute.it Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e dell’Università –osservatorionomilscuola.com IC Nazario Sauro – Rinascita-Livi icnazariosauro.edu.it/
4 novembre 2025: Convegno nazionale – formazione online “La Scuola non si arruola”
IL 4 NOVEMBRE NON È LA NOSTRA FESTA! CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLA CULTURA, CONTRO IL RIARMO E LE POLITICHE DI GUERRA, PER SOSTENERE LA PALESTINA. COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA. CONVEGNO NAZIONALE ONLINE ISCRIVERSI SU PIATTAFORMA SOFIA (ID CORSO 101607) O TRAMITE LINK: HTTPS://FORM.JOTFORM.COM/USB_SCUOLA/CONVEGNO-4-NOVEMBRE Con la legge n. 27 del 1 marzo 2024 è stata istituita, il 4 novembre, la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, data in cui i/le docenti delle scuole di ogni ordine e grado vengono invitati/e ad accompagnare i propri studenti e studentesse a celebrazioni che esaltano i valori della patria e del sacrificio, con particolare riferimento al primo conflitto mondiale. «Si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi molto giovani, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi», recita la legge. Si tratta invece, a nostro avviso, di un salto di qualità della ideologia militarista che porta dentro le scuole di ogni ordine e grado una forte ventata di nazionalismo, attraverso la retorica del compimento dell’unità nazionale, e di militarismo, con ampio ricorso alla retorica del sacrificio. La storia ci ricorda invece che la Prima Guerra Mondiale fu, per il nostro Paese, oltre che un atto di aggressione, una vera e propria carneficina. Simili celebrazioni – la prima guerra Mondiale venne preceduta da aggressioni coloniali dell’Italia monarchica e liberale che cercava di entrare nel novero delle grandi potenze – rappresentano dunque un ulteriore passo avanti rispetto al processo di normalizzazione della guerra, in un contesto Europeo e mondiale che, con i progetti di riarmo e l’investimento di ingentissime risorse nella difesa e nella sicurezza, avrà presto ripercussioni dirette sulle spese sociali, sul welfare, sull’istruzione, sulla sanità. Questo anno poi è purtroppo tragicamente automatico parlare del genocidio in Palestina, espressione più evidente di quel riordinamento economico-politico-militare mondiale che non può prescindere dalla guerra e dal colonialismo. Un Genocidio in diretta e in corso, che il mondo della scuola non vuole appoggiare ma vuole anzi in ogni modo contrastare. Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università consideriamo il 4 novembre non una giornata di festa e da celebrare, ma piuttosto una giornata di lutto. Una narrazione falsa che tace sulla violenza e le distruzioni della guerra, che marginalizza la cultura della pace e l’educazione improntata sulla risoluzione pacifica dei conflitti. Ci opponiamo con forza e determinazione al militarismo e alla guerra e a gran voce diciamo “Il 4 novembre non è la nostra festa!”, invitando così i/le docenti a disertare le iniziative ad esso legate, a denunciarle e a partecipare al convegno che abbiamo organizzato per il mattino e alle mobilitazioni previste per il pomeriggio in tutta Italia. PER QUESTI MOTIVI, INSIEME AL CESTES, L’OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ HA ORGANIZZATO PER IL 4 NOVEMBRE 2025 UN CONVEGNO NAZIONALE ONLINE VALIDO COME CORSO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE CON IL SEGUENTE PROGRAMMA: 8.15-8.30 ACCOGLIENZA IN PIATTAFORMA Roberta Leoni, docente e presidente Osservatorio contro la militarizzazione
delle scuole e delle università Cultura della difesa e militarizzazione dell’istruzione Luciano Vasapollo, direttore CESTES, Università La Sapienza Roma Una politica culturale del sociale per il mondo multipolare della pace Antonio Mazzeo, docente e giornalista Rearm Europe e militarizzazione
del sapere Marco Meotto, docente e ricercatore Sguardi coloniali. Il genocidio
nella didattica della storia: dall’inizio del Novecento
alla Palestina odierna Mjriam Abu Samra, ricercatrice e attivista italo-palestinese Critica decoloniale dell’accademia neoliberale: la conoscenza
non marcia Raffaele Spiga, BDS Italia Boicottare il pensiero unico militare Tommaso Marcon, studente, OSA La militarizzazione della formazione, tra scuola gabbia e Valditara Leonardo Cusmai, studente universitario Cambiare Rotta L’università ai tempi della crisi
tra militarizzazione, repressione
e riforme Roberta Leoni Conclusioni Modera: Lorenzo Giustolisi, CESTES MODALITÀ DI ISCRIZIONE: È POSSIBILE ISCRIVERSI SU PIATTAFORMA SOFIA (ID CORSO 101607) O TRAMITE LINK: HTTPS://FORM.JOTFORM.COM/USB_SCUOLA/CONVEGNO-4-NOVEMBRE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: IL LINK CON CUI CONNETTERSI VERRÀ INVIATO VIA MAIL. Il CESTES è ente accreditato al MIM, per il corso si può fruire di un permesso giornaliero
 per formazione ai sensi del’ art. 36 del CCNL 2019/21 Per info:
 scrivere a info@formazione-cestes.it
 o telefonare a Silvia Bisagna 349/7221900 FUORI I MILITARI, IL MILITARISMO E LA GUERRA DALLA SCUOLA! COSA POSSIAMO FARE SE IL 4 NOVEMBRE SIAMO INDIVIDUATI COME ACCOMPAGNATORI/TRICI A INIZIATIVE PER LA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE? 1) Iscriverci al convegno organizzato dall’Osservatorio per la mattina del 4 novembre (consulta il sito dell’Osservatorio per prendere visione del programma e scaricare il modulo di domanda da produrre alla scuola); la formazione è un diritto: come docenti abbiamo 5 giorni all’anno di permesso retribuito per la formazione e se il preside dovesse fare problemi nella concessione del permesso, si può scrivere all’Osservatorio (osservatorionomili@gmail.com) e avrete il supporto, anche normativo, necessario; 2) Presentare una dichiarazione di indisponibilità o una rimostranza (in allegato o da scaricare dal sito dell’Osservatorio); si tratta di un documento in cui si ribadisce la propria obiezione di coscienza relativamente alla presenza dei militari in ambiente scolastico; il preside potrebbe o individuare un/a sostituto/a oppure procedere con ordine di servizio oppure tacere; nel secondo e terzo caso consigliamo di procedere con la procedura prevista per la rimostranza che comunque può essere presentata anche indipendentemente dalla dichiarazione di indisponibilità. Ricordiamo che, in ogni caso, se l’attività prevista per il 4 novembre si tenesse fuori dalla scuola, non sussiste alcun obbligo per il docente di accompagnare la classe (le uscite didattiche sono svolte sempre su base volontaria); Presentare un atto di rimostranza, un atto perfettamente legale e previsto dalla normativa in base al quale un dirigente della pubblica amministrazione non può impartire ordini con vizi legislativi. Se vi viene chiesto di accompagnare una classe a una qualche forma di parata militare senza che questa attività sia stata deliberata dal Collegio Docenti e/o dal Consiglio di Classe, potete opporvi. Di fronte a una circolare che vi individua come accompagnatori/trici dovete richiedere (per scritto) un ordine di servizio; quando arriva l’ordine di servizio potete utilizzare il modello di atto di rimostranza scaricabile dal sito dell’Osservatorio (meglio protocollare il tutto nella segreteria della scuola). Di fronte a una rimostranza, il preside ha due strade: a) Non risponde; a questo punto la rimostranza si intende accolta e non sussiste più l’obbligo previsto dalla circolare o dall’ordine di servizio su cui la rimostranza stessa è stata prodotta; b) Il preside reitera l’ordine di servizio; a questo punto il lavoratore ha due scelte: o ottempera oppure decide di resistere con la consapevolezza che può incorrere in provvedimenti disciplinari (sui quali l’Osservatorio dà la massima disponibilità a dare l’eventuale copertura legale). A4-LA-SCUOLA-NON-SI-ARRUOLADownload
Siracusa, 30 ottobre: Convegno Osservatorio “La Scuola, la Palestina, le Guerre: educhiamo alla Pace”
CONVEGNO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE IN PRESENZA E ON LINE LA SCUOLA, LA PALESTINA, LE GUERRE: EDUCHIAMO ALLA PACE Facebook Giovedì 30 ottobre 2025 dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e poi per il laboratori dalle 14,30 alle 16,30 si svolgerà nell’Aula Magna MADE via Cairoli, 20 a Siracusa un convegno organizzato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università in collaborazione con il Coordinamento siracusano per la Palestina e l’ente di formazione CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica). Il Convegno prevede l’esonero dal servizio per tutto il personale Docente e Ata (art. 36 CCNL 2019/2021), al termine del quale sarà rilasciato regolare Attestato di Partecipazione. Progarmma: Ore 8,45 Introduce e coordina: Eleonora Pannuzzo (docente, Comitato Siracusano per la Palestina) Intervengono Antonino De Cristofaro (docente, E.N. Cobas Scuola) Palestina, dal cessate il fuoco alla pace Laura Marchetti (docente di Antropologia e Pedagogia, Università di Reggio Calabria) Antropologia della guerra Antonio Mazzeo (docente, Peace researcher) Fra venti di guerra e diritto al disarmo Lorenzo Perrona (docente, Cesp Sicilia) Decolonizzare il pensiero per educare alla pace Ore 12,00/13,30 Dibattito Ore 14,30/16,30 Laboratori PER ISCRIVERSI: HTTPS://FORMS.GLE/ES1GJNBDNND5J5ZK8 Il Corso si svolgerà sia in presenza che on line (solo per chi non abita nella provincia di Siracusa) In entrambi i casi occorre iscriversi e attendere la conferma. Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica, è Ente accreditato/qualificato per la formazione del personale della scuola (Dir. MIUR n. 170/2016). In allegato la locandina e il modulo per la richiesta dell’esonero. SROttobre25Download
Napoli, 17 ottobre, Convegno di Formazione e aggiornamento: Per una scuola di pace
NAPOLI, 17 OTTOBRE 2025 LICEO STATALE P. VILLARI DI NAPOLI, VIA RIMINI, 6 Segnaliamo un interessante corso di formazione e aggiornamento, dal titolo “Per una scuola di pace”, rivolto al personale delle scuole di ogni ordine grado con esonero dal servizio ai sensi dell’art. 36 del CCNL 2019/2021 organizzato da Assemblea di autoformazione della scuola in collaborazione con Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. L’attuale scenario geopolitico internazionale narra di guerre e genocidio. La barbarie si inserisce in un contesto più generale caratterizzato non solo da una preoccupante corsa agli armamenti, ma da una crescente cultura bellicista che comprime sempre più gli spazi democratici e di dialogo. In questo clima la scuola stessa sta diventando luogo di reclutamento, di produzione del consenso e palestra di obbedienza; per “disarmare la guerra” riteniamo invece urgente dotarci di strumenti che rendano le comunità educanti semenzai di coscienze critiche e di incontro, confronto, convivenza. CODICE SOFIA: 100680 – IL PERSONALE PRECARIO PUÒ ISCRIVERSI INVIANDO UN’E-MAIL A NAPM05000L@ISTRUZIONE.IT “Lavarsi le mani dal conflitto tra i potenti e gli impotenti significa schierarsi con i potenti, non essere neutrali” (P. Freire) Locandina evento.