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Unsilence Forum a Barcellona
14-16 novembre 2025 Via Laietana 16, Barcellona Con il concerto gratuito dei Massive Attack Un grande incontro attivista euro-mediterraneo. Per la Palestina, contro genocidio, guerra, riarmo, autoritarismo. Per agire insieme, per rompere la complicità A trent’anni dalle promesse tradite del processo Euromed, tante reti e organizzazioni mediterranee organizzano insieme un grande incontro di discussione orientata all’azione. Durante il Forum si terrà il concerto gratuito dei Massive Attack. Alla fine del Forum verrà lanciata una campagna comune per la Palestina da realizzarsi nei prossimi mesi, che sarà accompagnata da altri eventi importanti. Stop Rearm Europe è fra i co-promotori. La partecipazione è aperta, e Barcellona non è così lontana. Sarà anche la prima occasione per un incontro in presenza di Stop Rearm Europe. Questo è il link al sito, dove trovate le prime informazioni utili; nei prossimi giorni verrà riempito di tutte le info dettagliate: https://www.actxpalestine.com/en/unsilence-forum/ Il sito ha anche una sezione in italiano: https://www.actxpalestine.com/it/ Comitato organizzatore internazionale: EuroMed Rights (EMR) + Ufficio internazionale per la pace (IPB) + Rete internazionale di azione della società civile (ICAN) + Forum civico europeo (ECF) + Transnational Institute (TNI) + Solidar + ARCI + Un Ponte Per (UPP) + Ligue des droits de l’Homme (LDH) + Il Sahara occidentale non è in vendita (WSNS) + Stop ReArm Europe + Transform! Europe Comitato organizzatore locale: Institut Novact de Noviolència (NOVACT) + Casa Nostra, Casa Vostra (CNCV) Con il sostegno di: Comune di Barcellona + Agenzia Catalana per la Cooperazione allo Sviluppo + Ministero della Cultura della Spagna.   STOP ReArm Europe
Regno Unito, musicisti contro il genocidio a Gaza
Il 17 luglio, la band britannica Massive Attack ha annunciato sui social media la formazione di un’alleanza di musicisti che si oppone al genocidio in corso a Gaza e agli sforzi sistematici delle organizzazioni filo-israeliane per reprimere le voci critiche verso questo sterminio di massa. All’Ethical Syndicate Palestine si sono uniti anche il musicista veterano Brian Eno, i Kneecap, i Fontaines DC e i Garbage. Nella dichiarazione dei Massive Attack si legge: “Le scene a Gaza sono andate oltre ogni descrizione. Scriviamo come artisti che hanno scelto di usare le nostre piattaforme pubbliche per denunciare il genocidio in atto lì e il ruolo del governo britannico nel facilitarlo.” I Massive Attack continuano spiegando che, a causa delle loro “espressioni di coscienza”, la band di Bristol è stata oggetto di vari atti intimidatori, “attraverso enti organizzati come UK Lawyers For Israel (UKLFI)… ideati esclusivamente per censurare e impedire agli artisti di esprimere ciò che hanno nel cuore e nella mente”. L’UKFLI è un’organizzazione di avvocati che agisce per difendere gli interessi di Israele; insieme al CAA (Campagna contro l’antisemitismo), l’UKFLI ha intentato una serie di cause legali per congelare il dibattito pubblico e intimidire gli attivisti solidali con il popolo palestinese. Tra i soggetti presi di mira figurano, tra gli altri, accademici, medici, studenti e organizzazioni benefiche. Nel comunicato dei Massive Attack si legge che molti artisti subiscono pressioni dall’industria musicale, in particolare chi è nelle fasi iniziali della carriera nel mondo della musica. Il collettivo, si legge, sosterrà tutti coloro che sono oggetto di campagne aggressive o vessatorie da parte dei sostenitori di Israele e invita a scrivergli alla mail EthicalSyndicatePalestine@pm.me. L’Ethical Syndicate Palestine incoraggia altri artisti a contattarli per prendere posizione collettivamente su un cessate il fuoco immediato e permanente, un accesso immediato e senza restrizioni a Gaza per le agenzie umanitarie e la fine delle vendite di armi e delle licenze del Regno Unito a Israele. E mentre gli artisti britannici formano questa alleanza, in Italia si è da poco svolto il concerto “Non in mio nome”, durante il quale molti personaggi del mondo dello spettacolo hanno dichiarato il proprio sostegno alla Palestina. Un’importante presa di coscienza e un atto di solidarietà e lotta anche a livello internazionale: la musica, l’arte e la cultura non sono indifferenti al genocidio. Fonte: https://www.facebook.com/insideoveritalia   Redazione Italia