CARCERE: NORDIO PRESENTA IL PIANO CARCERI 2025-2027. IL COMMENTO DI ANTIGONE
Via libera del Consiglio dei ministri al piano carceri 2025-2027, voluto e
presentato nella giornata di ieri, martedì 22 luglio, dal ministro della
Giustizia, Carlo Nordio.
Le intenzioni del governo sarebbero quelle di far fronte al problema del
sovraffollamento – i cui tassi medi si attestano oggi attorno al 133% –
liberando circa 15mila nuovi posti.
Come? Secondo quanto dichiarato da Nordio, attraverso una serie di misure (al
momento non meglio precisate) che prevedrebbero, da un lato, adeguamenti e
potenziamenti strutturali degli edifici già esistenti, dall’altro, snellimento
delle procedure e la possibilità, per alcune tipologie di persone detenute, di
ricorrere alla liberazione anticipata e/o a forme di detenzione alternativa in
comunità extra carcerarie. Misure quest’ultime che, come sottolinea ai nostri
microfoni Susanna Marietti, coordinatrice nazionale dell’associazione Antigone,
“sono oltretutto già previste e attuate”.
“L’unico modo per combattere il sovraffollamento è usare meno il carcere –
aggiunge Marietti – Il carcere non può diventare l’ultima frontiera del welfare
per rinchiudere tutte le forme di marginalità sociale, ma deve rivolgersi
solamente a quei fatti criminosi di altro profilo che vanno a colpire realmente
dei beni costituzionalmente protetti”.
Niente di nuovo, insomma, ma sono già molte le criticità e i dubbi che sorgono
per questo nuovo piano carceri che, mentre crescono i tassi di suicidio dietre
le sbarre, nella migliore delle ipotesi non entrerà in vigore prima di due anni.
Il commento a caldo di Susanna Marietti, coordinatrice nazionale
dell’associazione Antigone Ascolta o scarica