Bolsonaro agli arresti domiciliari
La Polizia Federale (PF) sta eseguendo, questo venerdì mattina , mandati di
perquisizione e sequestro nei confronti dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) ,
a Brasilia (DF). L’operazione è stata autorizzata dalla Corte Suprema Federale
(STF) e include l’ordine di ottemperare anche ad indirizzi legati al Partito
Liberale (PL), il partito di Bolsonaro.
Secondo gli alleati intervistati dalla stampa, l’ex presidente si trovava a casa
sua, nel quartiere Jardim Botânico, quando sono arrivati gli agenti. Bolsonaro è
stato portato alla Polizia Federale, dove il dispositivo di controllo verrà
installato sul suo corpo.
Gli sarà inoltre vietato utilizzare i social media e dovrà rimanere a casa tra
le 19:00 e le 7:00 del mattino. All’ex presidente è stato vietato di comunicare
con ambasciatori e diplomatici stranieri (e non potrà avvicinarsi alle
ambasciate), così come con altri imputati e con le persone sotto inchiesta da
parte della Corte Suprema.
Secondo quanto riferito, la decisione dell’STF è stata motivata, tra gli altri
fattori, dal sospetto dei ministri della Corte che Bolsonaro possa provare a
chiedere asilo al governo di Donald Trump negli Stati Uniti, un paese in cui suo
figlio, il deputato federale Eduardo Bolsonaro (PL-SP) , sta attualmente
cercando sostegno per l’ex presidente.
Le nuove misure restrittive contro Bolsonaro giungono nelle fasi finali del
processo che lo accusa di tentato colpo di Stato. Il caso è oggetto di indagine
da parte della Corte Suprema e raccoglie prove secondo cui, dopo la sconfitta
alle elezioni del 2022, l’allora presidente avrebbe collaborato con alleati
civili e militari per impedire l’insediamento di Luiz Inácio Lula da Silva
(Partito dei Lavoratori).
Manfredo Pavoni Gay