“Tumulto Pride”: il 13 settembre l’appuntamento è a Verona
Si svolgerà sabato 13 settembre il Pride di Verona. Contrariamente a quanto
sembrava in un primo momento, la manifestazione è confermata e avrà una
denominazione e un’identità ben precise, frutto della collaborazione di diverse
associazioni cittadine.
Tumulto Pride 2025 sarà il nome del Pride che si svolgerà a Verona il 13
settembre prossimo, organizzato dalla nuova Rete Rainbow Verona. Contrariamente
a quanto annunciato alcune settimane fa su Instagram da Arcigay, il Pride a
Verona si farà e, per la prima volta, avrà un nome e un’identità comuni.
Il nome dell’associazione organizzatrice, Rete Rainbow Verona, così come il
titolo della manifestazione, nascono da un lungo percorso di confronto e
collaborazione tra associazioni, collettivi e realtà cittadine. In questi mesi
hanno lavorato insieme a un progetto condiviso che va oltre il Pride,
desiderando unirsi e rafforzare il legame con le diverse battaglie comuni.
Il Pride veronese di quest’anno si caratterizza per una prospettiva
profondamente intersezionale. Al centro restano le istanze della comunità
LGBTQIA+, che riconosce tuttavia l’urgenza di intrecciare i propri percorsi con
quelli di chi combatte altre forme di oppressione e condivide lotte comuni.
Tra queste emergono la solidarietà con il popolo palestinese, il rifiuto del
militarismo, la difesa dei diritti sul lavoro e l’autodeterminazione sul fine
vita, il diritto alla casa, l’antirazzismo, l’antiabilismo, la lotta
antifascista e la centralità del transfemminismo come pratica politica e
sociale.
La data in cui è stato ufficialmente istituito il Pride cittadino coincide con
una delle pagine più oscure della recente storia di Verona: il 14 luglio 1995.
In quel giorno, l’allora Consiglio Comunale approvò la mozione 366 del 1995, che
definiva l’omosessualità come contro natura e affermava che il suo mancato
riconoscimento costituiva un pericolo anche per l’educazione dei giovani.
Questa mozione fu fortemente promossa dall’amministrazione comunale guidata
dalla sindaca Michela Sironi, in risposta a una richiesta del Parlamento
Europeo rivolta a tutti i governi, enti e amministrazioni locali della Comunità
Europea, di abolire leggi discriminatorie nei confronti delle persone
omosessuali. Non a caso la mozione 366 del 1995, approvata dalla maggioranza di
allora, è conosciuta come la ‘mozione contro l’omofobia’, e non potrebbe essere
altrimenti.
Una mozione che ha pesato culturalmente come un macigno sull’intera città per
quasi trent’anni. Numerose sono state le battaglie delle
associazioni LGBTQ+ locali e non solo, impegnate a combattere una forma di
discriminazione anacronistica. Solo nel 2018, una parte della minoranza di
sinistra tentò di portare in Consiglio Comunale la richiesta di cancellare
quella vergognosa e umiliante mozione, ma rimase inascoltata.
La maggioranza guidata da Sboarina ignorò la proposta avanzata dai
consiglieri Bertucco (Sinistra Italiana) e Benini (PD), relegandola
sistematicamente all’ultimo punto dell’ordine del giorno, mai discusso né in
quella legislatura né nelle precedenti.
La mozione omofoba, presente da quasi 30 anni, è finalmente decaduta nel
novembre 2022 con l’arrivo della nuova amministrazione Tommasi, insediatasi
pochi mesi prima. Questa revoca rappresenta un segnale simbolico e culturale di
grande rilevanza, pari all’importanza della sua approvazione.
Una revoca frutto di tutte le lotte, battaglie, contestazioni e manifestazioni
organizzate dalle associazioni impegnate sul tema, a testimonianza
dell’importanza di opporsi a leggi ingiuste, un atto giusto e necessario.
Questo sottolinea l’importanza di celebrare il Pride a Verona, così come in ogni
angolo del mondo. Ancora oggi, e già nel 1995, molte persone subiscono ingiuste
discriminazioni non solo per il loro orientamento sessuale, ma anche per la
provenienza geografica, il colore della pelle e altre ragioni ingiustificate. Da
qui nasce l’idea di un Pride intersezionale, che unisca i movimenti veronesi
impegnati su queste tematiche.
L’appuntamento con il Tumulto Pride a Verona è, dunque, per sabato 13 settembre
2025.
Heraldo