Partnership nello spazio tra l’Italia e l’industria militare israeliana
La militarizzazione dello spazio passa ancora una volta dagli accordi di
collaborazione tra le aziende italiane e quelle israeliane. Martedì 26 agosto
dalla Space Force Base di Vanderberg è stato lanciato a bordo di un missile
SpaceX Falcon 9 il satellite NAOS (National Advanced Optical System) destinato
all’osservazione terrestre della direzione Difesa del governo del Lussemburgo.
Il satellite NAOS è stato progettato e realizzato da OHB Italia S.p.A., società
che opera nel settore aerospaziale con sede centrale a Milano e filiali a Roma e
Benevento. Le telecamere multispettrali “Jupiter” ad alta risoluzione in
dotazione al NAOS sono state prodotte però da Elbit Systems Ltd., gruppo leader
del complesso militare-industriale di Israele (quartier generale ad Haifa).
“Le Jupiter sono tra le telecamere spaziali più avanzate al mondo e
costituiscono un avanzamento significativo nelle capacità di osservazione della
Terra”, ha riportato l’ufficio stampa di Elbit Systems dopo il lancio del
satellite italiano. “Oggi prende il via la missione a supporto di un ampio
raggio di applicazioni, incluse le operazioni militari, il monitoraggio
ambientale e la ricerca scientifica, con un’efficiente copertura di grandi aree
geografiche”.
Oltre alle telecamere multispettrali, il gruppo israeliano ha anche sviluppato
gli algoritmi per il segmento terrestre del NAOS, oltre a potenziarne le
capacità di analisi delle immagini raccolte dal satellite. “Il successo del
lancio di Jupiter riflette la stretta collaborazione tra OHB Italia ed Elbit
Systems, combinando l’ingegneria satellitare all’avanguardia con la tecnologia
di imaging di alto livello per fornire uno dei velivoli spaziali con le migliori
performance nel campo dei sistemi ottici attualmente operativi”, aggiungono i
manager della società israeliana che ha già conseguito nel corso del primo
semestre 2025 commesse per svariati miliardi di dollari nel mercato
internazionale. (1)
Fondata nel 1981 (al tempo CGS - Carlo Gavazzi Space), OHB Italia S.p.A. è una
società parte del Gruppo spaziale OHB SE, con sede a Brema, Germania, uno delle
tre maggiori realtà spaziali in Europa con 3.000 dipendenti e un fatturato
totale di 1.183 milioni di euro nel 2023. Con prevalente attività nella
progettazione e realizzazione di tecnologie spaziali, sorveglianza ed
osservazione terrestre, sistemi satellitari e telematici, la controllata
italiana conta su uno staff di 265 dipendenti e lo scorso anno ha avuto un giro
di affari di 408 milioni di euro con ricavi per 142 milioni.
“Con oltre 60 satelliti, payload e strumenti lanciati o attualmente in orbita,
OHB Italia S.p.A. è attualmente prime contractor per importanti missioni
dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che
sono i suoi principali clienti insieme a Istituti di Ricerca, Università e tutti
i principali attori industriali del mercato spaziale, con particolare attenzione
al settore dell’export”, riporta il sito internet aziendale. Amministratore
delegato è l’ingegnere aeronautico Roberto Aceti, già manager di Aermacchi
(società realizzatrice di caccia militari di Leonardo S.p.A., ex Finmeccanica);
direttori responsabili di OHB Italia, Giovanni Prandini e Paolo Lorenzi.
La partnership dell’azienda spaziale italiana con il complesso
militare-industriale dello Stato di Israele non è legata solo allo sviluppo del
satellite NAOS. OHB Italia è stata responsabile del contratto di lancio del
satellite OPTSAT-3000 e di tutte le attività di ingegneria associate, l’1 agosto
2017, dallo spazioporto di Kourou, in Guyana francese. Il programma OPTSAT-3000
per l’osservazione della Terra è stato promosso dal ministero della Difesa
italiano e ha compreso la realizzazione di un satellite ad alta risoluzione
ottica e di un segmento terrestre per il controllo orbitale, la pianificazione
delle missioni e il processamento delle immagini.
La principale azienda contraente del sistema OPTSAT-3000 è stata Telespazio
(controllata da Leonardo per il 67% e dalla francese Thales per il 33%), mentre
il satellite e i sistemi di controllo terrestre sono stati realizzati dalle
Israel Aerospace Industries (IAI), il maggiore gruppo aerospaziale militare e
missilistico israeliano, nell’ambito di un accordo di cooperazione
internazionale tra Italia e Israele. (2)
Oggi il sistema satellitare è posto sotto il controllo di tre centri operativi
dell’Aeronautica Militare: il Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare
(CITS) di Pratica di Mare (Roma), il Centro Interforze di Gestione e Controllo
SICRAL (CIGC SICRAL) di Vigna di Valle (Roma) e il Centro Spaziale del Fucino
(L’Aquila) di Telespazio.
Nell’ottobre 2021 la start-up israeliana Helios con sede a Tzur Yigal, creata
nel 2018 con fondi dell’Agenzia Spaziale e del ministero dell’Energia di
Israele, ha reso noto di aver firmato un accordo con la società madre OHB SE per
promuovere la ricerca sulla produzione di ossigeno “in condizioni di non
gravità” a bordo della stazione lunare europea LSAS (Lunar Surface Access
Service). La nuova stazione è stata realizzata a partire dal design della
navicella lunare “Beresheet”, co-sviluppata dall’organizzazione privata
israeliana SpaceIL di Tel Aviv e dalle Israel Aerospace Industries (IAI). Nel
2019 “Beresheet” era stata inviata sulla luna, ma si era schiantata al suolo a
seguito di un incidente alle apparecchiature di bordo.
Stando all’accordo, il gruppo tedesco-italiano OHB gestirà e coordinerà il
progetto LSAS, selezionando le apparecchiature e la loro integrazione a bordo
della navicella lunare, mentre l’israeliana Helios fornirà le tecnologie di volo
e quelle relative alla produzione dell’ossigeno necessario all’alimentazione
energetica dal suolo lunare. IAI ed OHB si sono pure impegnate a sviluppare il
sistema LSAS a fini commerciali internazionali. (3)
Note
1)
https://www.elbitsystems.com/news/elbit-systems-jupiter-space-camera-successfully-launched-aboard-naos-satellite-collaboration
2) https://www.ohb-italia.it/successful-launch-of-optsat-3000-satellite/
3)
https://www.timesofisrael.com/israels-helios-to-deliver-space-tech-to-moon-aboard-european-lunar-lander/
Articolo pubblicato in Pagine Esteri il 29 agosto 2025,
https://pagineesteri.it/2025/08/29/mondo/partnership-nello-spazio-tra-litalia-e-lindustria-militare-israeliana/