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Non è sicurezza: è una ronda fascista. Schio rifiuta Forza Nuova
Giovedì 27 novembre Forza Nuova tenterà di sfilare per le vie di Schio con quella che definisce una “passeggiata per la sicurezza”. Si tratta dell’ennesima provocazione di un gruppo neofascista ormai ai margini del dibattito pubblico. La proposta ha sollevato le proteste di diverse realtà del territorio, che ribadiscono come a Schio non abbiano legittimità ronde, intimidazioni e razzismi. Di seguito il comunicato.La chiamano “passeggiata in sicurezza” ma sono ronde di prepotenti e fascisti.Non siete i benvenuti. Forza Nuova, Schio non ti vuole! Giovedì 27/11 - ore 20.00 - piazza Rossi (DUOMO)Forza Nuova annuncia una ronda a Schio.Apprendiamo da un articolo di Alto Vicentino Online che giovedì 27 novembre Forza Nuova intende effettuare una ronda per la sicurezza nel centro di Schio. Forza Nuova è un gruppo neofascista, fondato da esponenti legati negli anni ’70 a gruppi eversivi e stragisti come Terza Posizione e NAR.Si ispira dichiaratamente al ventennio fascista e ...
Se il capitalismo ti fa impazzire, non è un problema tuo
di El Indio Quando Lavoro e salute mentale uscì in Francia nel 1980, nessuno immaginava che sarebbe diventato un libro-cerniera, un testo capace di accompagnare per decenni la metamorfosi del lavoro. Rileggerlo oggi, nella nuova edizione che inaugura la collana “Infedeli” di DeriveApprodi diretta da Francesca Coin, significa ritrovare un filo che lega l’officina tardo-fordista degli anni Ottanta agli open space iper-ottimizzati di oggi, le lotte operaie di allora - che in Francia vedevano per la prima volta un grande protagonismo della componente razzializzata - alla fragilità diffusa che attraversa il lavoro contemporaneo. È un classico, sì, ma ancora vivo: un libro da che in quarantacinque anni ha continuato a cambiare insieme al lavoro. Ogni edizione aggiunge un pezzo di strada fatto tra fabbriche, ospedali, uffici, cooperative e studi professionali, mostrando come l’organizzazione capitalistica continui a riscrivere il rapporto tra le persone e ciò che fanno davvero ogni giorno ...
A Trento sabato 13 dicembre una manifestazione contro la costruzione del CPR
Sabato 13 dicembre il Coordinamento Trentino-Alto Adige/Südtirol No CPR chiama la cittadinanza a scendere in piazza alle ore 14.30 contro la costruzione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio previsto in Destra Adige, vicino al quartiere di Piedicastello. La manifestazione arriva dopo una partecipata assemblea che si è svolta il 12 novembre al Centro sociale Bruno, che ha segnato una nuova tappa di un percorso condiviso tra oltre quaranta realtà sociali e politiche del territorio, la maggior parte delle quali sono impegnate quotidianamente nella solidarietà e nel sostegno alle persone migranti[1]Il progetto del CPR nasce dall’accordo firmato il 24 ottobre 2025[2] tra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e potrebbe essere il primo realizzato dal governo Meloni su suolo italiano, perché la Provincia di Trento si è impegnata a finanziare l’opera e ad andare in deroga a qualsiasi criterio urbanistico, economico e ...
Bologna, “contro i re e le loro guerre”: la città sfida la decisione di Piantedosi e l’arrivo del Maccabi
Bologna si è ritrovata al centro di uno scontro politico che va ben oltre una partita di basket. La decisione del ministro Piantedosi di imporre lo svolgimento di Virtus–Maccabi al PalaDozza ha acceso la miccia di una mobilitazione ampia e determinata, che ha visto migliaia di persone attraversare il centro tra cortei, barricate, cariche, idranti e lacrimogeni.Lo striscione che apre lo spezzone sociale del corteo — “Contro i re e le loro guerre” — sintetizza l’analisi politica che ha attraversato la piazza fin dall’inizio: contestare non solo la presenza del Maccabi Tel Aviv a Bologna, ma l’intero assetto di potere che ha imposto alla città una decisione vissuta come arbitraria, pericolosa e profondamente politica.L’immagine dei “re” rimanda a un esercizio del potere distante, verticale, capace di calare dall’alto scelte che ignorano tanto il contesto quanto la volontà locale. Nel caso della partita di Eurolega Virtus–Maccabia, questo potere ha il volto ...
Non vogliamo tornare a casa: in piazza a Roma contro i Re!
A pochi giorni dall’assemblea nazionale “Contro i re e le loro guerre”, svoltasi a Roma il 15 novembre, il percorso della convergenza sociale prosegue nella direzione tracciata. Le realtà che in questi mesi hanno condiviso opposizione al ddl sicurezza, critica alla stretta autoritaria e mobilitazioni contro genocidio in Palestina, guerra e riarmo rilanciano oggi un cammino comune, rivendicando la necessità di costruire spazi politici ampi, plurali e radicati nei territori. In questo solco si inserisce il nuovo appello collettivo, che collega direttamente le discussioni avviate nell’assemblea romana con la partecipazione alla manifestazione nazionale e internazionale convocata per il 29 novembre in solidarietà con il popolo palestinese.Abbiamo scommesso sull’inizio di un percorso nuovo, di convergenza costruito non a tavolino, ma nel confronto e nella discussione collettiva, aperta, plurale e larga, nelle assemblee e in percorsi nuovi, da inventare insieme. Se il mondo ...
Leonardo: dove lo sciopero incontra l'economia di guerra
In Veneto lo sciopero generale del 28 novembre può assumere – in continuità con le mobilitazioni d’inizio autunno – una forma che supera la dimensione classica dell’astensione dal lavoro. L’indicazione che è emersa nelle assemblee e nei percorsi di avvicinamento alla giornata è quella di una generalizzazione dello sciopero, intesa nella fattispecie come estensione della protesta ai punti ritenuti strategici nella filiera dell’economia di guerra. Ed è in questo contesto che si colloca il blocco dello stabilimento Leonardo S.p.A. a Tessera, uno dei poli più rilevanti dell’industria militare italiana.La scelta è quasi naturale: negli ultimi mesi il tema della spesa militare e del ruolo dell’industria bellica nazionale è diventato terreno di confronto pubblico, anche alla luce della partecipazione italiana alle dinamiche di escalation globale e del sostegno – diretto o indiretto – al genocidio in Palestina. Il parallelismo tra l’aumento degli investimenti ...
Lo sport popolare è con la Palestina – fuori il sionismo da Bologna!
L'appello delle realtà di sport popolare per la manifestazione contro la partita di Eurolega Virtus Bologna – Maccabi Tel Aviv. L'appuntamento è venerdì 21 Novembre 2025 alle ore 18, Piazza Maggiore a Bologna.La partita di basket di Eurolega tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv, in programma il 21 novembre al PalaDozza, non è una semplice partita. Il Maccabi Tel Aviv è da sempre emblema del sionismo dello Stato di Israele, e la sua tifoseria, specialmente nel calcio, è tristemente nota per atteggiamenti suprematisti, arabofobici e razzisti. Israele utilizza lo sport come strumento di sport washing, ossia come meccanismo di propaganda e diplomazia per mostrare un volto vincente e “europeista”, mentre a Gaza continua un genocidio che ha già causato decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti.Il mondo dello sport palestinese è stato devastato: tutti gli stadi sono stati distrutti o trasformati in campi per sfollati o luoghi di detenzione; oltre 800 tra ...
Sabotiamo guerre e patriarcato. Facciamo salire la marea!
L'appello di Non Una di Meno per la manifestazione nazionale a Roma di sabato 22 novembre e le mobilitazioni territoriali del 25 novembre. Il 22 novembre inondiamo le strade di Roma. Il 25 novembre cortei, azioni e iniziative in tutte le città!In un paese che si prepara al riarmo approfondendo disuguaglianze e discriminazioni, la violenza patriarcale diventa programma di governo ed è normalizzata dalla produzione ossessiva di misure e leggi misogine e transfobiche. I dati dell’Osservatorio di Non Una di Meno registrano, tra gli altri dati, 78 femminicidi, 3 suicidi indotti di donne, 2 suicidi indotti di due ragazzi trans, 1 suicidio indotto di una persona non binaria, 1 suicidio indotto di un ragazzo ma, come sappiamo, questi numeri, di per sé eloquenti, non danno la misura di quel quotidiano sommerso e strutturale della violenza. L’approccio punitivista scelto dal Governo è pura propaganda da cui non farsi incantare: mentre mostra il pugno di ferro con l’ergastolo ...
Referendum in Ecuador: vittoria del No contro l’autoritarismo di Noboa
di Christian Peverieri Brusco arresto per i piani autoritari del governo neoliberista di Daniel Noboa: il banco di prova del referendum gli consegna una schiacciante sconfitta in tutti i quesiti proposti. No al ritorno delle basi militari, no alla diminuzione dei parlamentari, no all’eliminazione ai contributi statali ai partiti e movimenti politici e soprattutto no all’Assemblea Costituente che salva la Costituzione di Montecristi e i diritti della natura. I risultati parlano chiaro: il primo quesito, quello relativo al ripristino delle basi militari straniere nel suolo nazionale, ha visto trionfare il No con il 59%. Nel quesito B relativo all’eliminazione dei fondi ai partiti politici e ai movimenti, il No ha vinto con il 56,59%. Nel quesito C relativo alla riduzione dei parlamentari, il No ha vinto con il 53,23% e infine, nel quesito D relativo all'avvio di un’Assemblea Costituente il No ha stravinto con il 60,67%. Per il presidente Noboa, i risultati usciti dal referendum da lui stesso ...
Morire di freddo a Padova: tra ipocrisie, ritardi e abbandono
di Open Your Borders Padova Un’altra morte annunciata scuote Padova. Il 12 novembre, David Trenti, persona senza dimora, è deceduto per il freddo. La vicenda, rilanciata dalla stampa locale, riapre una ferita già nota in città: l’incapacità delle istituzioni di tutelare chi vive ai margini. L’associazione Open Your Borders analizza questa tragedia, denunciando ipocrisie, ritardi e un welfare che continua a lasciare indietro i più fragili.Apprendiamo dalla stampa locale che mercoledì, 12 novembre, il freddo di questo inverno ha ucciso un’altra persona a Padova, David Trenti, vicentino, senza dimora. Già da una prima lettura dell’articolo si nota un'ipocrisia di fondo e un tono auto-consolatorio che spesso accompagna cronache di questo tipo.Di questi episodi, purtroppo, Padova non è nuova: è del 7 Gennaio 2024 la notizia della morte di tre ragazzi, al piano terra dell’istituto Ex Configliachi, in parte in mano al Comune. Tre morti dovute al freddo, nella consapevolezza collettiva sia delle ...
Francia - Bloccato lo stabilimento di produzione di pesticidi BASF
Ieri oltre 500 persone tra attiviste, contadini, vittime dell’inquinamento da PFAS e solidali hanno bloccato lo stabilimento di produzione di pesticidi BASF a Saint Aubin lès Elbeuf (Normandia). Lo stabilimento è noto per l’utilizzo nella produzione di sostanze altamente tossiche, vietate nell’Unione Europea, il riversamento delle stesse nella Senna e il conseguente avvelenamento della popolazione, che riporta casi di cancro legati all’inquinamento. L’azienda mette inoltre in atto una pesante attività di lobbying per continuare ad imporre il modello agricolo industriale. Durante l’azione la produzione è stata interrotta per ore, mentre attiviste e attivisti eseguivano ispezioni per documentare la presenza di Fipronil, un pesticida vietato in Unione Europea, prodotto per l’esportazione in Brasile. Leggi di seguito il comunicato tradotto della Confédération Paysanne, Collectif de Soutien aux Victimes des Pesticides de l’Ouest (CSVPO), Cancer Colère, Faucheurs ...
Perché l’Europa ha bisogno di un Manifesto per l’informazione sostenibile
Martedì 18 novembre, alle 18:30, negli spazi della redazione di Scomodo in via Carlo Emanuele I n. 26 (Roma), si terrà l’evento pubblico finale nazionale del progetto europeo S-Info, un’iniziativa co-finanziata dalla Commissione Europea che negli ultimi due anni ha lavorato per rafforzare il giornalismo indipendente e costruire nuove alleanze tra redazioni, mediattivisti e movimenti sociali.Al centro dell’incontro ci sarà il Manifesto per l’Informazione Sostenibile, risultato di un percorso collettivo sviluppato in Italia, Belgio, Malta e Romania. S-Info ha sperimentato un modello di cooperazione stabile tra giornalismo indipendente e attivismo, organizzando incontri, dibattiti, momenti di formazione e processi partecipativi che hanno coinvolto centinaia di persone. La recente presentazione del Manifesto al Parlamento Europeo ha evidenziato quanto sia urgente dotarsi di strumenti condivisi per affrontare le sfide che attraversano il mondo dell’informazione: ...