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2 agosto: la strage, lo Stato, la restaurazione
di El Indio Ore 10.25. Il tempo si ferma. Il cuore salta un battito. La Stazione di Bologna esplode. Non solo in senso fisico, ma simbolico, storico, politico. Ogni anno torniamo lì, tra i calcinacci della memoria e le macerie del presente. Torniamo a raccogliere i pezzi di un Paese che non ha mai davvero voluto fare i conti con sé stesso.E oggi, a 45 anni da quella mattanza, non è solo il ricordo a farci tremare la voce. È la rabbia. È lo sdegno. È la lucidità politica che non ci ha mai abbandonato. Perché la strage del 2 agosto 1980 non è un mistero: ha una matrice, ha dei nomi, ha un contesto. Quella bomba è fascista. E quella strage è di Stato. Punto. Ma da diversi anni questo punto qualcuno vuole trasformarlo in un punto e virgola, in una parentesi, in un dubbio insinuato. In un “sì, ma…”. Lo ha detto chiaramente Paolo Bolognesi questa mattina, nel suo ultimo discorso da presidente dell’Associazione familiari delle vittime. Ha parlato direttamente a Giorgia Meloni, ...
Venezia - Puntiamo i riflettori della Mostra del Cinema sulla Palestina
Sabato 30 agosto alle 17, a Santa Maria Elisabetta (Lido di Venezia), si terrà un corteo per denunciare il genocidio in corso a Gaza e chiedere una Palestina libera. L’iniziativa, promossa dai Centri Sociali del Nord Est e da ANPI 7 Martiri Venezia, punta a rompere il silenzio sulla violenza sistematica dell’esercito israeliano e sulla complicità dei governi occidentali, proprio mentre l’attenzione mediatica sarà concentrata sulla Mostra del Cinema. Per costruire insieme la mobilitazione è convocata un’assemblea pubblica martedì 5 agosto alle ore 18 nella sede di Emergency Venezia.STOP AL GENOCIDIO - PALESTINA LIBERA! MANIFESTAZIONE 30 AGOSTO Santa Maria Elisabetta ORE 17Il genocidio è sotto gli occhi di tutte e tutti. L’esercito israeliano massacra volutamente la popolazione palestinese, prendendo di mira ospedali, campi profughi, punti di distribuzione del cibo e dell’acqua, scuole, università.La negazione degli aiuti umanitari, dell’acqua e del cibo è una ...
Diritto all’abitare ancora sotto accusa: perquisizioni e sequestri contro il movimento romano
Nella mattinata di martedì 29 luglio, otto attiviste e attivisti del Movimento per il Diritto all’Abitare di Roma sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari e nei luoghi di lavoro. Le forze dell’ordine, in un’operazione coordinata dalla Digos e dai Carabinieri, hanno sequestrato telefoni cellulari, computer e documenti cartacei. Le accuse mosse dalla Procura riguardano presunti contributi economici – tra i 3 e i 5 euro – richiesti all’interno di un’occupazione abitativa in via di Palenco.Si tratta un’azione sproporzionata, tanto sul piano operativo quanto rispetto al quadro accusatorio. Il timore è che l’intervento giudiziario apra la strada a ulteriori misure coercitive e a una nuova stagione di criminalizzazione delle realtà che si organizzano per rispondere in forma collettiva all’emergenza abitativa, una questione strutturale che da anni grava sulla Capitale e su molte città italiane.Il movimento ha denunciato l’operazione come un attacco non solo ...
A 45 anni dall’attentato del 1980: “La bomba è fascista, la strage è di Stato. Oggi come ieri, a Bologna non si passa.”
Nel 45° anniversario della bomba del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, che causò 85 morti e oltre 200 feriti, resistentibolognesi rilancia l'appello alla mobilitazione. Alla luce della recente conferma in Cassazione dell'ergastolo per Paolo Bellini e delle prove che coinvolgono esponenti della P2 e apparati dello Stato, viene sottolineata la continuità tra quella stagione di violenza e l’attuale clima politico, denunciando repressione, revisionismo e politiche liberticide da parte del governo in carica. Il corteo si terrà il 2 agosto a Bologna, con partenza alle 8:30 da Piazza del Nettuno.LA STRAGE DI STATO NON È STORIA PASSATA 45 anni dopo la bomba alla stazione di Bologna. 85 morti. 200 feriti. La verità è cristallinaLA STRAGE E I RESPONSABILI45 anni dopo la bomba alla stazione di Bologna. 85 morti. 200 feriti. La verità è cristallina. Il 2 agosto 1980, alle 10.25 di mattina, una bomba scoppia alla stazione di Bologna. Il suo risultato: 85 morti e 200 feriti. 45 ...
Spagna (Murcia). Torre Pacheco come sintomo?
di Antonio J. Ramírez Melgarejo Nel luglio 2025, il comune murciano di Torre Pacheco è stato teatro di un’escalation di violenza razzista a seguito dell’aggressione a un uomo di 68 anni, attribuita a tre giovani presumibilmente di origine magrebina. Questo episodio è stato immediatamente strumentalizzato da gruppi di estrema destra – tra cui Vox, Frente Obrero e collettivi come Deport Them Now[1] – per fomentare un clima di odio, con vere e proprie “caccia all’immigrato”, incendi e minacce nei confronti della comunità migrante, in particolare nordafricana.In risposta agli attacchi e al clima di terrore, diverse realtà sociali, sindacati e collettivi antirazzisti in tutto il paese si sono mobilitate per manifestare il loro rifiuto del razzismo strutturale e chiedere giustizia per le vittime della violenza xenofoba.A seguire la traduzione di questa interessante analisi di Antonio J. Ramírez Melgarejo pubblicata dalla rivista Zona de Estrategia e tradotta da Melting Pot Europa.Le persone migranti ...
La giustizia climatica alza la testa: tre vittorie contro l'estrattivismo fossile
di Edoardo Crescini Pochi giorni dopo il 24esimo anniversario di Genova, mi piace fantasticare che quella marea di movimenti, organizzazioni e popoli che immaginava un mondo diverso, più equo, giusto e pacifico, abbia in qualche modo smosso – celatamente o anche attraverso il semplice ricordo - la questione climatica. La scorsa settimana, infatti, la giustizia climatica ha trionfato nelle aule giuridiche ed amministrative, nonostante il classico e ormai scontato silenzio assordante dei media giornalistici mainstream italiani. Trionfi transnazionali, accomunati dall’internazionalismo, una parola che richiama il concetto cardine di quella moltitudine presente in quelle giornate di luglio. La prima notizia arriva da Vicenza, dove citando il comunicato stampa dell’Assemblea permanente dei boschi: “Grazie alla straordinaria mobilitazione delle persone che da oltre un anno sognano e lottano, oggi il bosco Lanerossi è salvo: dalle dichiarazioni del sindaco apprendiamo che non verrà abbattuto e non ...
No Tav, migliaia in marcia in Valsusa: scontri ai cantieri
Oltre diecimila persone hanno partecipato alla manifestazione No Tav in Val di Susa, partita da Venaus e diretta ai cantieri dell’Alta Velocità. Il corteo si è diviso in tre spezzoni, raggiungendo i siti di Giaglione, Traduerivi e San Didero, dove si sono verificate azioni di penetrazione e sabotaggio all’interno delle aree cantierizzate. A San Didero la polizia ha risposto con lanci di lacrimogeni.In serata, un incendio ha colpito il presidio No Tav di San Didero, situato a pochi metri dal cantiere sorvegliato dalle forze dell’ordine. Un episodio che i manifestanti definiscono una “vigliacca ripicca” a seguito della grande giornata di mobilitazione.Oggi alle ore 12.30, presso l’area dibattiti, è prevista un’assemblea nazionale dal titolo “Guerra alla guerra”, con un appello alla costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina.Di seguito l’articolo pubblicato su notav.info.Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come ...
El Salvador, le vittime innocenti dello stato d’eccezione
di Christian Peverieri Una gravissima denuncia viene dall’organizzazione salvadoregna Socorro Juridico Humanitario: da quando il regime di Nayib Bukele ha istituito lo stato d’eccezione nel marzo 2022, 430 persone private della libertà sono morte durante la detenzione nelle mani dello Stato. Una media inquietante di 10 persone al mese. La denuncia si aggrava ulteriormente con un altro dato significativo: il 94% delle vittime, aveva un processo penale ancora in corso, non aveva condanne precedenti e soprattutto non aveva il “profilo del pandillero”. Il report dell’organizzazione di difesa dei diritti umani dice altre cose importanti su come funziona il tanto osannato “sistema carcerario Bukele”: il 40% delle vittime è morto nei primi quattro mesi di detenzione, senza aver avuto accesso a tutti i gradi di giudizio. Inoltre, sempre secondo la denuncia del Socorro Juridico Humanitario, circa il 35% delle morti è avvenuta per causa violenta, a dimostrazione del “trattamento particolare” ...
Dall’economia dello shock al profitto del genocidio
di Mattia Gallo L’ultimo capitolo del celebre testo di Naomi Klein, “Shock Economy”, è un’analisi focalizzata sulla situazione del conflitto israelo – palesinese a partire dagli accordi di Oslo del 1993, dal titolo: “Perdere l’incentivo alla pace. Israele come monito”. Sebbene a partire da quella circostanza storica sembrava potessero esserci le premesse per un possibile percorso di pace da ambo le parti, alcune dinamiche interne al paese israeliano fecero in modo da far volgere in modo deteriore la situazione complessiva. Gli anni chiave sono quelli che vanno intorno alla fine degli anni 90, in cui scoppia la bolla delle tecnologie informatiche detta bolla delle “dot – com”. Israele viene colpito duramente perché aveva puntato in modo rilevante la propria economia sulle tecnologie informatiche. Il paese precipitò in caduta libera ma ci fu un cambiamento provvidenziale da parte del governo: da un lato incoraggiò il settore tecnologico a spostarsi dalla tecnologia ...
Dietro la Cortina Olimpica
di Michele Filippucci Questo articolo è il frutto di una delle due inchieste finanziate in Italia all’interno del progetto europeo S-Info, cofinanziato dalla Commissione Europea. La pubblicazione originale si trova sul sito ufficiale del progetto. A partire dalle promesse di sostenibilità contenute nel Dossier di Candidatura, dai documenti pubblici relativi alle infrastrutture olimpiche e dalle testimonianze degli abitanti di Cortina, la ricerca analizza tre progetti infrastrutturali previsti per la conca ampezzana: la pista da bob, il Villaggio Olimpico e una nuova cabinovia. I risultati dell’inchiesta portano ad interrogarsi su chi tragga realmente beneficio dai giochi: se il turismo, lo sport invernale o i residenti di Cortina d'Ampezzo.Dalla terrazza di un caffè di Cortina d'Ampezzo, un paese di poco più di cinquemila abitanti poggiato su una ampia conca e circondato da alcune delle montagne più suggestive delle Dolomiti, guardiamo il panorama del versante delle Tofane. Silverio, attivista ...
Alcune parti del tutto
di Associazione Ya Basta! êdî Bese! All’interno di un ciclo più ampio di sei incontri che attraversa tutto il 2025, l’EZLN ha convocato un incontro internazionale nei suoi territori autonomi, in Chiapas (MEX) dal 2 al 17 agosto. Il significato politico di questo appuntamento assume una portata considerevole viste le trasformazioni storiche che sta attraversando l’organizzazione zapatista.Dalla fine del 2024, infatti, coincidendo con il molteplice anniversario che ha visto sovrapposti 40 anni dell’organizzazione, 30 dall’insurrezione e 20 di autonomia attraverso le giunte di buon governo, l’EZLN ha reso pubblica attraverso numerosi comunicati un’autocritica profonda e un cambio paradigmatico nella sua organizzazione civile. Sono state abolite le giunte di buon governo, e pur mantenendo i tre gradi del governo autonomo (comunità, regione e zona), il potere decisionale ed amministrativo è stato rimesso completamente alle assemblee comunitarie. Le assemblee di regione e di zona (ospitate sempre nei caracol) ...
Vicenza - Bosco Lanerossi salvo dall’abbattimento
Ieri 22 luglio, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, ha concluso l’accordo con RFI e Iricav 2, general contractor per la Alta Velocità/Alta Capacità Milano - Venezia. Un cantiere sul secondo lotto Tav nella tratta Verona - Padova doveva sorgere sul bosco Lanerossi, tuttavia verrà spostato altrove. Una prima vittoria per l’Assemblea dei boschi che resistono e per tutta la città, intanto l'assemblea permanente chi si è stanziato a Lanerossi richie che il bosco in questione diventi un’area pubblica e di conservazione della biodiversità. Nel frattempo, l’occupazione al bosco di Ca’ Alte prosegue.In seguito il comunicato.A maggio 2024 centinaia di cittadine determinate a difendere il territorio hanno deciso di occupare e lottare per difendere il bosco Lanerossi dai cantieri del TAV, per poi ampliare la lotta anche al bosco di Ca’ Alte. In poche settimane, oltre 30 mila metri quadri di verde dovevano essere abbattuti. Grazie alla straordinaria mobilitazione delle ...