Source - Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
25 aprile 2025 ricordiamo i partigiani che allora sacrificarono la loro vita nella guerra di Liberazione, ricordiamo oggi i caduti della guerra del lavoro, come il 23enne Mattia Battistetti morto per infortunio sul lavoro a soli 23 anni. Lo ricordo così in questo dipinto, con grandi ali bianche simbolo di purezza che ho fatto in questi giorni che donerò alla famiglia di Mattia il 1° Maggio Festa dei lavoratori
Hanno trasformato con gli appalti a cascata e il lavoro precario un inferno sulla terra
E' quello che mi è venuto in mente vedendo quello che è successo in veneto e in
lombardia, nel paradiso padano: In Veneto il povero Nicola Pagan di 58 anni
(nella foto) è morto sepolto vivo in uno scavo per le condutture del gas, un
orrore, come altro si può definire la morte del 27enne marocchino Mohssine
Ghouati (nella foto), che da Brescia va in appalto in provincia di Bergamo, dove
muore schiacciato da una pressa dove lavorano materie plastiche, cosa faceva lì
e che preparazione aveva? Tra l'altro orrore nell'orrore, in quella fabbrica non
hanno neppure fermato la produzione, trattato come un pezzo di plastica. Una
violenza inaudita quella del sub appalto, che non si può non definire
caporalato, che anche lo Stato utilizza in tante aziende a partipazione statale:
4 delle ultime cinque stragi sono in grandi aziende come Ferrovie, Eni, Enel.
Enel, ma anche i Comuni oltre le grandi aziende private utilizzano questo
caporalato legalizzato, sono stati 10 i morti negli ultimi 3 giorni, ma mancano
anche diversi lavoratori in itinere, dove si impara dopo diversi giorni che
diversi di quelli classificati come 2incidenti" sono in realtà lavoratori che
sulle strade ci lavorano o che muoiono in itinwere, tra questi diverse donne.
Sul lavoro strage di vecchi
Lavorare fino alla morte. Composizione dei morti sui luoghi di lavoro nel 2025.
Dai un contributo per la realizzazione del docufilm sull'Osservatorio e la
Piramide che ricorda i tanti morti sul lavoro? In fondo l'IBAN (Lavorare fino
alla morte. Composizione dei morti sui luoghi di lavoro nel 2025. Dai un
contributo per la realizzazione del docufilm sull'Osservatorio e la Piramide che
ricorda i tanti morti sul lavoro? In fondo l'IBAN)Nel 2025 sono morti 323
lavoratori over 60 sui luoghi di lavoro (escluso l’itinere) su 962 vittime
totali (con l'itinere si superano già 1350 morti complessivi): 159 hanno tra i
61-69 anni e 164 over 70. Un dato sconvolgente: un terzo dei morti (33%) ha più
di 60 anni, e quasi la metà degli anziani deceduti supera i 70. Si muore da
vecchi in agricoltura, edilizia, autotrasporto, industria, taglio della legna,
ma anche nei servizi, commercio, giardinaggio e perfino per infortuni domestici
. È una vera strage di anziani, costretti a svolgere lavori pericolosi
nonostante riflessi più lenti, vista e udito ridotti e fragilità dovute all’età.
La politica non ha mostrato alcuna sensibilità nel distinguere i lavori
pericolosi da quelli non pericolosi, lasciando gli anziani esposti a rischi
enormi. Decisioni come la Legge Fornero, il subappalto a cascata e
l’innalzamento dell’età pensionabile hanno contribuito a una strage aumentata
del 15% in tre anni. Il personaggio simbolico Giorgio Canetti rappresenta i
tanti anziani reali: senza lavoro e senza pensione, costretti ad accettare
impieghi rischiosi, spesso in nero. Con quest’opera voglio denunciare una pagina
oscura della nostra società: non si può morire così, a 60 o 70 anni, lavorando.
Chi vuole può contribuire alla realizzazione del docufilm dell’Osservatorio “Non
vi farò dimenticare” e alla piramide commemorativa, dove saranno ricordati, con
le loro foto, centinaia di lavoratori e lavoratrici morti sul lavoro. IBAN
IT38I0307501603CC8001169837 Carlo Soricelli Osservatorio di Bologna “Morti sul
Lavoro” – attivo dal 1° gennaio 2008
Muore a soli 23 anni mentre va al lavoro in bicicletta
Tagedia a Bologna, dove una giovane studentessa di 23 anni, Viola Mazzotti, è
morta dopo essere stata investita da un camion mentre viaggiava. Viola è una
delle tantissime donne che muoiono in itinere, perentualmente quasi quanto gli
uomini: a piedi, in bici, come Viola, ma soprattutto in automobile, per la
fretta, la stanchezza, per ercare di conciliare il lavoro con i suoi impegni
domestici.
E' morto dopo 17 giorni di agonia Nicola Pallaora
Strage inarrestabile di autotrasportatori, l'ultimo in soli 4 giorni è Nicola
Pallaora (nella foto) aveva solo 34 anni, ed è morto dopo un'atroce sofferenza
che è durata 17 giorni.Ma ieri a Lucibello di Savano un altro autotrasportatore
è morto, si chimava Francesco Ventrella di Bari, si tratta di Gli
autotrasportatori morti sono praticamente raddoppiati dall'anno scorso e questo
per la liberarizzazione a cascata fatta in edilizia, tutti precari i nuovi
assunti. Dall'inizio dell'anno sono morti 118 autotrasportatori, più morti solo
allaguida dei trattore
In Italia, hanno legalizzato il caporalato, questo racconta la morte di Said El Quadi
Said El Quadi il povero lavoratore marocchino padre di 4 figli, stava lavorando
di domenica pomeriggio in una fabbrica di materie plastiche, aveva un lavoro
somministrato di 15 giorni. una situazione vergognosa che umilia chi lavora e le
loro famiglie. Said (nella foto che sembra che venga dall'inzio del 900) è il
16esimo marocchino a morire sui luoghi di lavoro (ma altri in itinere) nel 2025.
Questa di Said, chiamamola col suo vero nome, è CAPORALATO legalizzato
Il farwest in Veneto, già oltre 100 i morti sul lavoro
Strage di lavoratori in Veneto già oltre 100 nel 2025 secondo dopo la Lombardia
: muore Said El Quadi, 47 anni in una fabbrica schiacciato da un muletto di
domenica pomeriggio. Normale? Lascia 4 figli piccoli
Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro: STRAGE CONTINUA SUL LAVORO: IN DUE GIORNI 9 MORTI....
Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro: STRAGE CONTINUA SUL LAVORO:
IN DUE GIORNI 9 MORTI....: • Gianluca Balzarini, 55 anni, provincia di Cuneo: è
morto dopo due mesi di agonia per una caduta dall’alto. • Sandro Pellizzaro,
6...
STRAGE CONTINUA SUL LAVORO: IN DUE GIORNI 9 MORTI. “OMICIDI SOCIALI, NON INCIDENTI” Ieri altri 6 lavoratori hanno perso la vita, dopo i 3 morti del giorno precedente: 5 sui luoghi di lavoro e uno in itinere. Ecco chi sono:
• Gianluca Balzarini, 55 anni, provincia di Cuneo: è morto dopo due mesi di
agonia per una caduta dall’alto. • Sandro Pellizzaro, 61 anni, provincia di
Milano (nella foto): travolto da un muletto a Gessate mentre scaricava un
furgone. • Michele Antonio Chiodo, 42 anni, provincia di Caltanissetta: si è
schiantato con il furgone contro una rotatoria. • Giovanni Belgiovine, 26 anni,
provincia di Barletta-Andria-Trani: si è ribaltato con il muletto che stava
guidando. • Marian Marin Broasca, 52 anni, lavoratore romeno, provincia di
Caserta: un grande manufatto caricato su un camion si è ribaltato schiacciando
la cabina. • Un lavoratore deceduto in itinere completa questa tragica sequenza.
Autotrasporto: 7 morti in 5 giorni. Solo uno aveva meno di 60 anni È
impressionante la sequenza di morti nell’autotrasporto: negli ultimi cinque
giorni sono deceduti sette lavoratori, e solo uno aveva meno di 60 anni. Si
tratta di omicidi sociali, aggravati dall’assenza di qualsiasi distinzione
nell’età pensionabile fra chi svolge lavori che richiedono prontezza di
riflessi, buona vista e udito, e chi svolge mansioni meno usuranti.
Responsabilità politiche: Fornero, Salvini e la Lega Definire queste morti
“incidenti” è un insulto. Non differenziare l’età pensionabile per i lavori ad
alto rischio è stato criminale. Le responsabilità sono: • della Legge Fornero, •
ma anche di Salvini e della Lega, che a ogni elezione promettono di bloccarla ma
poi votano l’innalzamento dell’età pensionabile. In Veneto, dove Salvini
promette ancora una volta lo stop all’aumento dell’età pensionabile, non ci
crede più nessuno: la Regione è già seconda in Italia per morti sul lavoro, con
118 vittime nel 2025, di cui 90 sui luoghi di lavoro, pur avendo la metà degli
abitanti della Lombardia. Appalti a cascata: “leggi assassine” Non va
dimenticato che è stato sempre Salvini, nel 2023, a introdurre la legge sugli
appalti a cascata, che ha prodotto un +15% di morti in edilizia. Una legge che
scarica le responsabilità sugli ultimi della filiera, lasciando impuniti coloro
che commissionano i lavori. Vergognoso anche l’invito all’astensione nel
referendum: se fosse stato raggiunto il quorum, anche i committenti sarebbero
stati responsabili. La legge è invece passata con tutto il centrodestra. Media
compiacenti e realtà negata Con il controllo della quasi totalità delle testate
televisive, si continua a dipingere un Paese dove “gli asini volano”. Ma per chi
lavora, la realtà è sotto gli occhi: situazione economica disastrosa, ultimi in
Europa, salari che non bastano più per vivere. Carlo Soricelli Curatore
dell’Osservatorio Nazionale di Bologna sulle morti sul lavoro htt
Con i 4 morti di ieri superati ieri i 1300 morti complessivi, di questi 933 sui luoghi di lavoro
Con i due morti di Crotone, un italiano e un pakistano schiacciati dal trattore
in provincia di Crotone, l'edile Ezio Cretaro di 66 anni (nella foto)
che ha perso la vita a Ceccano di Frosinone cadendo da un'impalcatura e
dell'albanese di 36 anni che ha pe4rso la vita a Pozzallo di Ragusa arriviamo a
ad avere 1301 morti comprensivi di itinere e di altre categorie che operano
sulle strada, ma che le loro morti sono quasi tutte spacciate per incidenti
stradali