Elisabetta Frezza – Hate speech in formato bon-ton
⚠ AVVERTENZE. Qui sotto offriamo una carrellata delle tesi portate avanti da
Frezza su Byoblu e non solo. Ci rivolgiamo non tanto a chi è quotidianamente
bersaglio di queste violenze che potrebbe risparmiarsi questa lettura, quanto a
quelle persone che per distrazione, ingenuità o proprio benaltrismo rifuggono
l’evidenza: le tesi propalate da Frezza sono sistematicamente propagandate a
dismisura da Byoblu.
Youtube [1] [AGGIORNAMENTO: come pure Vimeo [2]] ha chiuso il canale di estrema
destra post‑ideologica Byoblu di Claudio Messora (ex‑M5S) per la diffusione di
palesi fake news e racconti pseudoscientifici su Covid, pandemia e vaccini.
L’uso ricorrente della disinformazione è il marchio di fabbrica di Byoblu, ma
evidenziare solo questo non svela il progetto politico del canale. Lo abbiamo
spiegato in precedenza. [3] Perdonateci se ci occupiamo di personaggi “minori”
del canale, ma le loro tesi non sono affatto “minori” nella costruzione di quel
progetto.
> «Bisognerebbe trovare le forze – le risorse culturali e umane – (...) di
> spiegare perché l’aborto, il gender, la fabbricazione dell’uomo in
> laboratorio, l’omosessualismo, l’eutanasia, e tutti i loro esiti dissennati,
> rappresentano un unico monolitico blocco di male» (Elisabetta Frezza su Radio
> Spada, magazine online ultracattolico frequentato da forzanovisti) [4]
Fra la fauna dei personaggi di Byoblu notiamo Elisabetta Frezza Bortoletto,
avvocato della destra cattolica tradizionalista, antiabortista,
ultraconservatrice. Frezza somiglia a una versione fatta carne di Helen
Schwartzbaum, la moglie del reverendo Lovejoy nella serie “I Simpsons” e celebre
per la frase «Perché nessuno pensa ai bambini?!». [5] Questo non è un caso se
consideriamo che Frezza attinge fortemente da fonti statunitensi del
cattolicesimo reazionario (ad es. per il complottismo intorno al Planned
Parenthood, vedi sotto). Frezza pubblica regolarmente su Unavox, Ricognizioni e
altro che non consigliamo di leggere. Ha scritto il libro “Malascuola. ‘Gender’,
affettività, emozioni: il sistema ‘educativo’ per abolire la ragione e
manipolare i nostri figli”” ripubblicato per le Edizioni Piane, casa editrice
ufficiale del distretto italiano della Fraternità Sacerdotale San Pio X. [6]
Scrive il “Vademecum per difendere i nostri figli dalla dittatura del gender
nella scuola”. [7] I suoi video avversi alla controriforma Renzi‑Giannini, la
c.d. “Buona scuola”, hanno scavalcato i gruppi parrocchiali per finire
direttamente nelle chat dei genitori. Con questo pretesto, veicola tesi senza
fondamento, marcatamente sessiste e omotransfobiche, ma che non vengono
percepite come tali dal grande pubblico perché sono ammantate di un’aura di
accademismo e di scientificità. Si può notare come l’avvocato Frezza sia parte
integrante del network di Byoblu. Frezza cura alcuni programmi nel palinsesto di
ByobluTv sul digitale terrestre, due in dei quali co-condotti con Enzo Pennetta
(docente creazionista della scuola privata “Cristo Re” e a cui Messora scrive le
prefazioni dei libri). Lo stesso Messora sentitamente apprezza le tesi di Frezza
e le reinterpreta a modo suo.
IL «COMPLOTTO GENDER»: GENESI E STORIA
Il genere (“gender” in inglese) è un insieme di caratteristiche che spaziano
dalla percezione di sé a come siamo socializzatə in relazione all’insieme di
caratteristiche biologiche pertinenti al sesso. Secondo Frezza, invece,
esisterebbe nelle scuole un «piano educativo del gender», parte di un più grande
complotto ordito dagli organismi attivi nel controllo delle nascite fin dal
Secondo Dopoguerra, che «mira a sovvertire un paradigma antropologico su cui si
fonda da sempre la società umana». [8] Gli attori principali di questo «piano»
sarebbero la PPFA (Planned Parenthood Federation of America), il SIECUS
(Sexuality Information and Education Council of the United States) e l’OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità, agenzia delle Nazioni Unite). Queste
realtà userebbero l’educazione sessuale nelle scuole, mascherata da educazione
all’affettività, per sdoganare l’«ideologia gender». Individua anche come parte
di questo complotto i movimenti femministi e LGBTQI+, in particolare secondo
Frezza il femminismo radicale di matrice marxista diffuso a partire dagli anni
’70 e la fantomatica «lobby gay». L’obiettivo sarebbe quello di ridurre la
natalità e indebolire l’istituzione della famiglia eterosessuale e riproduttiva,
al fine di sovvertire la società tutta. In particolare entrano nel mirino di
Frezza le rivendicazioni femministe all’accesso libero e sicuro all’interruzione
volontaria di gravidanza e all’autodeterminazione riproduttiva tramite pratiche
di fecondazione assistita, tema che si interseca con le lotte per
l’omogenitorialità. Perfino il divorzio si inserisce in un più ampio «progetto
intelligente [di] svirilizzazione [del] maschio italiano», come sostiene in un
articolo dal titolo emblematico: “Il divorzio è la fabbrica degli omosessuali”.
[9]
LA DIFFUSIONE DEL «COMPLOTTO GENDER»
La scuola secondo Frezza è il cavallo di Troia dell’«ideologia gender». Privando
la famiglia del suo ruolo tradizionale di educazione, imporrebbe ai bambini una
narrazione distorta e «contronatura» del ruolo maschile e femminile nella
società e nella famiglia. Attraverso direttive europee, la scuola italiana
sarebbe stata «snaturata» e l’«ideologia gender» verrebbe fatta penetrare in
modo nascosto nei programmi scolastici con un nome rassicurante: inclusività,
educazione affettiva, rispetto, cittadinanza attiva, ecc. Secondo Frezza
l’obiettivo è «l’azzeramento identitario, di un’identità culturale, nazionale,
religiosa e ora anche l’identità sessuale». Le conseguenze sarebbero la
«produzione seriale di generazioni senza memoria, senza storia, senza patria,
senza famiglia. Generazioni invertebrate che non trovano in sé stesse il vigore
necessario per reagire al proprio annientamento programmato. Individui incolti e
svirilizzati, infatti privi del senso del sacrificio, privi dell’attitudine al
combattimento.» Queste e altre asserzioni, che parrebbero ispirate da un manuale
dell’accademia fascista della Farnesina, [10] sono una trascrizione letterale di
Elisabetta Frezza ai microfoni di Byoblu, nel video “Teoria gender: esiste?”,
ora rimosso da Youtube con tutto il canale. [11] La diffusione del complotto
sarebbe inoltre facilitata dalla “peer pressure”, [12] ovvero il condizionamento
operato da parte della maggioranza in un gruppo, e a questo proposito Frezza
richiama direttamente la teoria della “finestra di Overton”, [13] spesso
strumentalizzata da complottisti che la applicano ad una varietà di temi:
immigrazione, pedofilia, scie chimiche, vaccini, ...
IL RUOLO DELLE LOTTE PER LA PARITÀ DI GENERE E CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Secondo Frezza le differenze naturali e complementari tra uomo e donna sono
strumentalizzate in un «piagnisteo della donna maltrattata e oppressa» che mira
in realtà a «svirilizzare l’uomo e a mascolinizzare la donna», che viene spinta
a rifiutare il suo «ruolo naturale di moglie e madre». Frezza lamenta persino
che nella “Buona scuola” c’è un rimando alla legge sul femminicidio, intitolato
“piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere” predisposto in
sinergia con la normativa europea. Questo piano, aggiornato periodicamente,
sarebbe un cavallo di troia per inglobare nella legislazione scolastica italiana
tutta l’ideologia che viene sfornata dal sistema sovranazionale che tira le fila
del «complotto gender».
QUALCUNO PENSI ALLA FAMIGLIA!
In merito all’apertura ad altri tipi di famiglia che quella eteronormata, Frezza
ci ricorda che «la materia è indisponibile perché [...] riguarda il
sovvertimento della vita o delle vite altrui, che si vorrebbe piegare
all’arbitrio, all’arroganza e alla prepotenza di gruppi ben strutturati,
organizzati e protetti. Questi gruppi avanzano pretese che, indipendentemente
dalla scienza medica, dovrebbero apparire a tutti come demenziali.» [sic] Per
Frezza, «se si parla della difesa della famiglia, l’omosessualità rileva in
quanto è il presupposto di pretese che stravolgono la sostanza stessa della
istituzione [cioè dell’istituzione‑famiglia]. È cioè un problema di etica
collettiva.» [14][15] Non può mancare il più classico e vecchio cavallo di
battaglia dei bigotti omofobi, ovvero che la teoria gender mira direttamente
allo sdoganamento della pedofilia. Un’idea che alimenta tuttora una delle più
vaste e ramificate teorie del complotto mai esistite, quella portata avanti da
QAnon. Frezza ne parla spesso, sia come obiettivo dei gruppi femministi e
LGBTQIA+ sia come parte dell’agenda politica “sovranazionale”.
LA «DITTATURA OMOSESSUALISTA»
Nell’articolo “La dittatura omosessualista nella rivoluzione antropologica”
ospitato su Controrivoluzione (cattolici tradizionalisti/oltranzisti), Frezza
descrive una «dittatura omosessualista» per cui: «gli individui che si
riconoscano in orientamenti sessuali deviati [sic!] devono riuscire a
guadagnarsi nella pubblica opinione anch’essi la qualità di vittime
discriminate, a creare il mito della minoranza oppressa. [sic] Capace di far
scattare poi la pretesa di un intervento correttivo e rieducativo sulla
collettività sulla base, appunto, di quel distorto egualitarismo che vorrebbe
stabilita per legge l’identità dei diritti, soprattutto a disparità di
condizioni.» [sic] Questo “mito della minoranza oppressa” ricorre spesso nelle
narrazioni complottiste e fa da porta d’accesso verso le “discriminazioni
inverse” [16] di cui sarebbero “vittime” in questo caso le persone eterosessuali
(e le formazioni ciseteronormate come la supposta “famiglia naturale”), e più in
generale gli uomini maschi cis bianchi cittadini occidentali col portafoglio...
FAMIGLIA SANGUE E SUOLO
La famiglia rappresenta per Frezza — e per tutto l’ambiente della destra
cattolica conservatrice e tradizionalista, così come per le aree rossobrune e
gli aperti fascisti — le fondamenta stesse su cui si costituisce l’identità
dell’individuo e il senso di appartenenza ad una «patria», esplicitata non a
caso come «la terra in cui riposano le ossa dei padri». Frezza parla di
«identità di sangue e di terra», che non si può non leggere come una citazione
al “Blut und Boden” nazista, [17] chiarificando in maniera inequivocabile quale
pubblico intende attrarre con i suoi discorsi. Questi e altri passaggi sono
reperibili nell’intervento di Frezza al think‑tank “A/Simmetrie” del leghista
Bagnai. [18]
QUALCHE CONCLUSIONE
È forte la tentazione di etichettare questa piccola galleria degli orrori come
una collezione di tesi assurde e risibili. Tuttavia, queste tesi e il modo in
cui vengono propugnate non sono solo violente e sessiste in sé, ma vanno
contestualizzate e riconosciute come parte di una narrazione ben più ampia e dai
risvolti ancora più pericolosi; come parte di un’ideologia di odio e
appartenenza che serve da pezza culturale con cui giustificare la dilagante
violenza di genere e di matrice razzista. In breve: di tesi assurde e risibili
son piene le fosse.
Oltre al contenuto palesemente sessista e omotransfobico, è particolarmente
agghiacciante il lessico usato da Frezza: da un lato, un vero e proprio discorso
di odio che trasuda disprezzo (se non disgusto) per ogni tipo di persona non
conforme a una binaria visione allucinante di femminilità e mascolinità;
dall’altro lato, il lirismo riservato ai valori ritenuti fondanti da Frezza,
come la sacra trinità dio‑patria‑famiglia... dove per quest’ultima si intende
ovviamente la famiglia ciseteromononormata e riproduttiva, unita nel sacro e
indissolubile vincolo del matrimonio cattolico. Un lessico e un’estetica che
possono suonare ai più come semplicemente un po’ datati, “nostalgici” della
chiesa pre‑conciliare (se non proprio pre‑repubblicana...) ma tutto sommato
inoffensivi: il tono è pacato e ragionevole, spesso ironico. Frezza è senz’altro
un’abile comunicatrice. La proprietà di linguaggio, la patina di ragionevolezza
e la cortesia con cui le sue tesi arrivano agli utenti – che siano sulle
piattaforme di ByoBlu, in qualche gruppo di genitori preoccupati o sui portali
della “sinistra nazionale” – è disarmante e insidiosa.
La parola d’ordine è come sempre ribaltata, Frezza e i suoi sodali parlano di
difesa e non di attacco. Si dipingono come vittime di un sistema sovranazionale
che mira all’annullamento dell’identità individuale e nazionale. L’obiettivo è
chiaramente quello di spingere alla reazione, alla “difesa” violenta di questo
sistema ideologico, attaccando nel loro diritto all’esistenza e
all’autodeterminazione individualità rese vulnerabili da questa società. Per
Frezza l’oppressione delle minoranze non è altro che un mito, costruito e
strumentalizzato ad arte per disgregare il senso di appartenenza ad una
normatività “naturale”. Ed in questo pensiero si radica la volontà di
distruggere ciò che dalla norma si discosta, un pensiero che ci pone a rischio
come individualità non conformi, e che dobbiamo necessariamente riconoscere e
affrontare nelle nostre lotte per l’autodeterminazione e per la costruzione di
una società di liberə ed eguali.
31 luglio 2021
gruppo informale IsolateByoblu
https://qua.name/isolatebyoblu
POSTILLA
L’ingerenza del Vaticano sulle vicende politiche italiane intorno al DDL Zan non
ci lascia indifferenti. Non che nutrissimo qualche simpatia per lo stato che
usurpa la penisola appenninica e le due isole maggiori nel Mediterraneo. Né ci
seducono i discorsi sulla sovranità statale “minacciata” da una città‑stato
retaggio del fascismo, accudita talmente di buon grado dalle istituzioni
italiane che si è deciso di tenersela nella “costituzione più bella del mondo”
(cit. qualcuno). Va però riconosciuta la gravità delle richieste della
segreteria vaticana. «Ci sono espressioni della Sacra Scrittura e delle
tradizioni ecclesiastiche del magistero autentico del Papa e dei vescovi [NdR:
tutti maschi], che considerano la differenza [NdR: superiorità] sessuale,
secondo una prospettiva antropologica che la Chiesa cattolica non ritiene
disponibile perché derivata dalla stessa Rivelazione divina.» [19] In altri
termini, si avanza un’ipoteca non solo antropologica, ma scientifica, storica,
sociale, sulle nostre vite, da confinare nell’unico orizzonte possibile del
binarismo di genere e della famiglia eteronormata patriarcale, come se tutto ciò
che esiste fuori da questo recinto sia una finzione solo perché sta scritto nel
libro sacro o lo dice il vice del cristo. A quella “sinistra” idolatra,
ignorante e disinformata, consigliamo di leggere cosa il “papa noglobal”
sostiene nei suoi libri. Scriviamo queste righe convinte che non basterà una
smisurata preghiera per tutte quelle soggettività indomite, trans, fluide,
oblique. Invitiamo chi ci legge a supportare queste lotte, lasciando che
ciascunə di noi determini cosa sia meglio per sé.
[1] isolateByoblu, “DESTRE. Youtube chiude Byoblu: e noi?”, Sicilia Libertaria
416, giugno 2021
http://www.sicilialibertaria.it/wp-content/uploads/giugno21_compressed.pdf#page=6
[2] Mail fra Vimeo e Messora così come pubblicate da Messora, 2-4 giugno 2021
(archivio) https://archive.org/details/2021060x-vimeo-byoblu Edoardo Gagliardi
(discepolo di Alain de Benoist), Social che non censurano, in 50mila seguono
Byoblu su Telegram, 20 luglio 2021 [3] isolateByoblu, “Byoblu: il grimaldello
della destra”, Sicilia Libertaria 408, ottobre 2020
http://www.sicilialibertaria.it/wp-content/uploads/ottobre2020_compressed.pdf#page=7
[4] Cristiano Lugli, “Intervista a 360º della Dott.ssa Elisabetta Frezza”, Radio
Spada, 12 gennaio 2017 (archivio)
https://web.archive.org/web/20210507150302/https://www.radiospada.org/2017/01/esclusiva-intervista-a-360o-della-dott-ssa-elisabetta-frezza/
[5] I Simpson, “Homer contro il 18° emendamento”, episodio 18 stagione 8, 5
maggio 1998 (ripubblicato) https://www.youtube.com/watch?v=BWG8RqsjI88 [6]
Elisabetta Frezza, “MalaScuola. ‘Gender’, affettività, emozioni: il sistema
‘educativo’ per abolire la ragione e manipolare i nostri figli”, Casa editrice
Leonardo da Vinci / Edizioni Piane, 2017 (archiviato)
https://web.archive.org/web/20210507151111/https://edizionipiane.it/prodotto/malascuola/
[7] Elisabetta Frezza, “Vademecum per difendere i nostri figli dalla dittatura
del gender nella scuola”, Riscossa Cristiana/Ricognizioni, 4 marzo 2019
(ripubblicato, archiviato)
https://web.archive.org/web/20210501142654/http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2860_Frezza_Vademecum_VS_gender.html
[8] Elisabetta Frezza, “La sovranità familiare è sotto assedio”, intervista di
Toscano su VoxItaliaTv/VisioneTv (tv del partito rossobruno Vox Italia di Fusaro
e Toscano, fra l’altro due habitués di Byoblu), 23 aprile 2021 (non archiviato)
[9] Elisabetta Frezza e Roberto Dal Bosco, “Il divorzio è la fabbrica degli
omosessuali (e i ‘cattolici’ gli rifanno il trucco)”, Riscossa
Cristiana/Ricognizioni, 8 ottobre 2018 (archiviato)
https://web.archive.org/web/20210731091814/https://www.ricognizioni.it/il-divorzio-e-la-fabbrica-degli-omosessuali-e-i-cattolici-gli-rifanno-il-trucco-di-elisabetta-frezza-e-roberto-dal-bosco/
[10] Alessio Ponzio, “L’Accademia della Farnesina: un esperimento di pedagogia
totalitaria nell’Italia Fascista (1927-1943)”, Mondo contemporaneo: rivista di
storia, 1, 2008 (ripubblicato)
https://www.academia.edu/download/38400420/Articolo_Farnesina.pdf [11]
Elisabetta Frezza, “Teoria Gender: esiste?”, intervista di Messora su
DavveroTv/ByobluTv, (ripubblicato, archiviato)
https://web.archive.org/web/20210528104734/https://www.davvero.tv/videos/teoria-gender-esiste-elisabetta-frezza
[12] “Peer pressure” su Wikipedia in lingua inglese,
https://en.wikipedia.org/wiki/Peer_pressure [13] “Overton window” su Wikipedia
in lingua inglese, https://en.wikipedia.org/wiki/Overton_window [14] Elisabetta
Frezza e Patrizia Fermani, “Introvigne, la Croce e la famiglia”, Riscossa
Cristiana, 22 gennaio 2015,
https://web.archive.org/web/20161205060657/http://www.riscossacristiana.it/introvigne-la-croce-la-famiglia-di-elisabetta-frezza-patrizia-fermani/
[15] La linea che segue Frezza è già stata resa legge in Russia con la legge
anti-gay “per lo scopo di proteggere i minori dalle informazioni che promuovono
la negazione dei valori tradizionali della famiglia”. Ad es. l’articolo su
Wikipedia in lingua inglese:
https://en.wikipedia.org/wiki/Russian_gay_propaganda_law [16] “Reverse
discrimination” su Wikipedia in lingua inglese
https://en.wikipedia.org/wiki/Reverse_discrimination [17] “Blut und Boden” su
Wikipedia in lingua inglese https://en.wikipedia.org/wiki/Blut_und_Boden [18]
Elisabetta Frezza, “L’istruzione”, convegno “Euro, mercati, democrazia… e
conformismo EMD 2020” di “A/Simmetrie”, Montesilvano (PE), 17 e 18 ottobre 2020
(ripubblicato su Sinistrainrete, archiviato)
https://web.archive.org/web/20210509182118/https://sinistrainrete.info/societa/19000-elisabetta-frezza-l-istruzione.html
[19] Segreteria di Stato della Città di Vaticano, Sezione per i Rapporti con gli
Stati, testo integrale nota verbale n. 9212/21/RS, 17 giugno 2021 (archiviato)
https://web.archive.org/web/20210801091849/https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-06/testo-integrale-nota-verbale-segreteria-stato-ddl-zan.html