Facebook vs. Rojava, spiegata bene (e cosa possiamo fare noi)

Bida.im - Friday, October 18, 2019

Prosegue a spron battente la caccia grossa dei moderatori di Facebook alle pagine e agli utenti che sostengono la Resistenza della Siria del Nord attaccata da Erdogan. In due giorni a sparire dal social network sono stati sia i profili di diversi siti di controinformazione di movimento sia quelli di molteplici collettivi e centri sociali. Tutto ciò è odioso e ribadiamo la nostra solidarietà alle realtà colpite, ma crediamo che in senso stretto sia fuorviante parlare di censura, termine che indica il controllo di poteri statali o religiosi nel confronto di quanto si può scrivere, rappresentare, mettere in scena. Facebook non è stato né chiesa, è una colossale multinazionale che possiede i contenuti pubblicati sulla sua piattaforma, come scritto nei termini d’uso che si accettano a ogni iscrizione.