
OpenAI non è più solo una no-profit, Microsoft se ne prende il 27% per 135 miliardi
Lavoratrici e Lavoratori Aci Informatica - Sunday, November 2, 2025(Fonte) Biagio Simonetta – 28 ottobre 2025
OpenAI ha completato la sua trasformazione in società a scopo di lucro, siglando un accordo che ridefinisce gli equilibri del settore dell’intelligenza artificiale: Microsoft ha acquisito il 27% della società, per un valore di circa 135 miliardi di dollari. In cambio, ottiene l’accesso esclusivo alla tecnologia di OpenAI fino al 2032, inclusi eventuali futuri modelli di intelligenza artificiale generale (AGI). L’intesa conclude un lungo periodo di trattative, durante il quale altri grandi attori come SoftBank e Nvidia avevano mostrato interesse, consolidando di fatto il ruolo dominante di Microsoft nell’ecosistema OpenAI.
Con il nuovo accordo, OpenAI diventa una public benefit corporation (OpenAI Group PBC) controllata dalla OpenAI Foundation, una fondazione non profit che deterrà il 26% della società. La trasformazione consente l’ingresso di nuovi capitali. La fondazione riceverà inoltre un warrant che le permetterà di aumentare la propria quota se il valore di OpenAI crescerà significativamente nei prossimi 15 anni. Tuttavia, la vera svolta è l’ulteriore consolidamento di Microsoft, che con questo accordo si riafferma come attore dominante nel settore dell’intelligenza artificiale.
OpenAI e Microsoft hanno confermato la solidità della loro partnership, ma con una nuova struttura: Microsoft riceverà il 20% dei ricavi di OpenAI fino al raggiungimento dell’intelligenza artificiale generale (AGI), momento in cui la quota si azzererà. L’accordo, approvato dalle autorità del Delaware e della California, è stato giudicato conforme all’interesse pubblico. OpenAI continuerà a basarsi sul cloud Azure, con nuovi impegni per 250 miliardi di dollari, ma potrà collaborare anche con altri fornitori come Oracle. Sam Altman, CEO di OpenAI, non avrà partecipazioni nella nuova struttura, per evitare conflitti tra profitto e missione etica. I mercati hanno reagito positivamente: le azioni Microsoft sono salite del 4,2%, segno di fiducia nella stabilità del nuovo assetto.
Il principale vantaggio per Microsoft è il mantenimento dei diritti di proprietà intellettuale sui modelli di OpenAI fino al 2032, che potrà integrare nei propri prodotti Copilot e utilizzare per sviluppare soluzioni autonome. L’alleanza tra le due società, quindi, non si interrompe ma si trasforma: OpenAI diventa un attore pienamente commerciale orientato verso l’obiettivo dell’intelligenza artificiale generale, mentre Microsoft consolida la propria posizione di leadership nella corsa globale all’AI The post OpenAI non è più solo una no-profit, Microsoft se ne prende il 27% per 135 miliardi first appeared on Lavoratrici e Lavoratori Aci Informatica.