Colombia: Petro risponde alle sanzioni degli USA, “Nessun passo indietro e mai in ginocchio”

Comitato Carlos Fonseca - Monday, October 27, 2025

“Questa misura del governo della società comporta lottare, per decenni e con efficacia, contro il narcotraffico, misura con cui abbiamo tanto aiutato a fermare i consumi di cocaina”, ha dichiarato il presidente Gustavo Petro dopo essere stato inserito nella cosiddetta Lista Clinton.

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha dato una risposta riguardo alla sua inclusione, insieme a sua moglie Verónica Alcocer, suo figlio Nicolás Petro e il ministro dell’Interno, Armando Benedetti, nella Lista dei Cittadini Appositamente Designati (SDN) dell’ufficio di Controllo delle attività Straniere (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.

Nel suo messaggio nella rete sociale X, il mandatario ha affermato: “In effetti, la minaccia di Bernie Moreno si è compiuta”, riferendosi alle dichiarazioni del senatore repubblicano, che a Fox News aveva dichiarato che il presidente colombiano era stato eletto con il sostegno dei cartelli della droga, fatto che ha motivato il Governo di Donald Trump a includerlo nella lista.

La cosiddetta “Lista Clinton” segnala persone e istituzioni probabilmente legate a narcotraffico, terrorismo o lavaggio di denaro. Questa decisione di Washington presuppone un altro passo nella scalata diplomatica che porta avanti contro il presidente Gustavo Petro, che ha contestato il dispiegamento militare degli USA nei Caraibi e la decertificazione della Colombia.

Petro ha evidenziato l’ironia della misura: “Questa misura del governo della società comporta lottare, per decenni e con efficacia, contro il narcotraffico, misura con cui abbiamo tanto aiutato a fermare i consumi di cocaina”. Ha annunciato che l’avvocato statunitense Dany Kovalik lo rappresenterà nella sua difesa.

L’inclusione nella Lista Clinton risponde alle segnalazioni di Trump, che ha accusato Petro di promuovere una massiccia produzione di droghe senza misure per fermarla.

Come conseguenza, i beni e le transazioni di Petro, della sua famiglia e di Benedetti in territorio statunitense verranno congelati, e le imprese che realizzino transazioni con loro potrebbero subire delle sanzioni. Questo fatto genera tensioni diplomatiche e un complesso processo legale, giacché uscire dalla lista implica smontare le accuse, una pratica prolungata.

Petro ha riaffermato la sua posizione combattiva: “Nessun passo indietro e mai in ginocchio”, sottolineando il suo impegno ad affrontare le accuse.

Ha affermato che inizierà una difesa giudiziaria negli Stati Uniti, con avvocati di questo paese, per rispondere alle calunnie lanciate contro di lui da alti funzionari statunitensi.

“Dalle calunnie che mi hanno lanciato alti funzionari, nel territorio degli USA, mi difenderò giudiziariamente con avvocati statunitensi nella giustizia statunitense”, ha affermato il capo di stato attraverso un comunicato.

Questa azione legale rappresenta una ferma risposta alle recenti accuse e minacce, come quelle proferite dal presidente Donald Trump questo mercoledì, che ha giudicato Petro un “bullo” e ha minacciato di adottare “serie azioni” contro la nazione sudamericana.

La scorsa domenica, l’inquilino della Cassa Bianca aveva catalogato Petro, senza mostrare prove incriminatorie, come un capo del narcotraaffico e la Colombia di promuovere una massiccia semina di droghe.

Foto: EFE

24 ottobre 2025

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: “Colombia. Petro responde a sanciones de EE.UU.: “Ni un paso atrás y jamás de rodillas””, pubblicato il 24-10-2025 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2025/10/24/colombia-petro-responde-a-sanciones-de-ee-uu-ni-un-paso-atras-y-jamas-de-rodillas/] ultimo accesso 27-10-2025.