#stopthegenocideingaza🇵🇸 mLa forza della #nonviolenza - Cantare "Bella Ciao"
mentre le forze speciali assaltano l'imbarcazione umanitaria #Handala di
#FreedomFlotilla. Dramatic Moment Israel Hijacks Gaza-Bound Ship-Activists
'Clash' https://www.youtube.com/watch?v=fdsmfV6zAlg
Tag - Handala
#stopthegenocideingaza🇵🇸 Mazzeo accolto dal sindaco dopo la missione a #Gaza:
"Grato per il supporto, ora presenterò denuncia per sequestro di persona"
#freedomflotilla #messina. A bordo della #Handala e lo stop in acque
internazionali per mano di #Israele
https://www.messinatoday.it/cronaca/antonio-mazzeo-incontro-sindaco-basile-palazzo-zanca.html
#stopthegenocideingaza🇵🇸 Mare armato: i droni Frontex contro i migranti,
quelli di #Israele contro la #Handala
#Palestina L’arrembaggio è durato pochi minuti, sono seguite ore di abusi: il
racconto di Antonio Mazzeo a bordo dell'ultima #FreedomFlotilla
https://ilmanifesto.it/mare-armato-i-droni-frontex-contro-i-migranti-quelli-di-israele-contro-la-handala
#stopthegenocideingaza🇵🇸 Freedom Flotilla, Le lacrime di Mazzeo: "Mare Nostrum
oramai è di #Israele. Noi sequestrati da Idf"Dopo 8 giorni di navigazione a
bordo della #Handala, assieme ad altre 20 persone, ed uno passato in una
struttura detentiva https://www.youtube.com/watch?v=JQ6j4TLqFK8
#stopthegenocideingaza🇵🇸 Tutti i 21 attivisti che hanno navigato a bordo di
#Handala della Freedom Flotilla, seuqestrati in acque internazionali dalle forze
armate di Israele e poi illegalmente detenuti in carcere, sono finalmente
liberi.
Freedom Flotilla: Radio Onda D’Urto intervista Antonio Mazzeo a Fiumicino
Antonio Mazzeo, uno due attivisti italiani sequestrati dall’Idf sulla nave
Handala della Freedom Flotilla Coalition, è atterrato intorno alle 12
all’aeroporto di Fiumicino a Roma. A raccogliere le sue prime parole l’inviato
di Radio Onda D’Urto, Stefano Bertoldi
Qui la registrazione.
Ritorno Forzato: Antonio Mazzeo torna in Italia dopo il sequestro della Handala e dei suoi Membri
“Per la prima volta, le cancellerie internazionali hanno svolto trattative su un
sequestro prima che questo sia stato messo in atto.” Così Antonio Mazzeo,
giornalista, docente ed attivista dell’Osservatorio contro la militarizzazione
delle scuole e delle università appena sbarcato a Fiumicino, dopo il sequestro
subito da parte delle truppe israeliane insieme agli altri 20 membri
dell’equipaggio della Handala con rientro forzato da Israele.
Diamo il benvenuto ad Antonio che con determinazione e coraggio ha rappresentato
tutto l’Osservatorio e per questo lo ringraziamo, solidali e riconoscenti.
Insieme, non smetteremo di denunciare e chiedere a gran voce, soprattutto al
nostro governo, di far cessare questo genocidio e dare un senso alla parola
“umanità”, non con l’ipocrisia delle parole, ma con azioni degne di uno Stato
che si definisce sovrano.
Ricordiamo inoltre che adesso occorre che siano proprio le cancellerie ad
adoperarsi per il rilascio di coloro che sono ancora sequestrati dagli
israeliani.
Soprattutto occorre che i governi, a cominciare da quello italiano, lavorino
attivamente per ottenere un cessare il fuoco e la fine di questo genocidio.
Con la Palestina e i Palestinesi, sempre!
Guarda il VIDEO
Arresto Equipaggio Nave Handala: Appello di Academy for equality
Pubblichiamo il comunicato pervenutoci da Anat Matar(foto) docente
dell’Università di Tel Aviv e attivista della “Academy for equality” in seguito
agli arresti dell’equipaggio dell’imbarcazione umanitaria “Handala” (leggi qui)
diretta a Gaza. L’Academy for equality è un’organizzazione israeliana che lavora
per promuovere la democratizzazione, l’uguaglianza e l’accesso all’istruzione
superiore per tutte le comunità che vivono in Israele. L’organizzazione conta
più di 600 membri israeliani, provenienti da università e college sia in Israele
che all’estero, tra cui studenti, ricercatori e docenti. I membri
dell’organizzazione lottano contro la complicità del mondo accademico israeliano
nei territori palestinesi occupati e combattono attivamente i rapporti di lavoro
abusivi, le molestie sessuali e il silenziamento delle voci critiche in Israele
e in tutto il mondo. Ecco le loro parole:
“L’Academy for equality di Israele, che si adopera per promuovere i valori della
sinistra nelle università israeliane, esprime forte dissenso per l’ennesimo
arresto dell’imbarcazione umanitaria “Handala” diretta a Gaza.
Nella sua spietata guerra a Gaza, Israele ha creato intenzionalmente morte,
fame, sete e malattia, bloccando i rifornimenti di cibo, medicine e attrezzature
sanitarie. Gli attivisti e le attiviste della flotta umanitaria portano con loro
una minima parte di questi aiuti, ma principalmente vogliono attirare
l’attenzione della comunità internazionale che non può accontentarsi di condanne
formali.
La repressione della flottiglia è in diretta continuità con la repressione del
popolo palestinese (a Gaza e non solo) e enfatizza proprio quei crimini contro i
quali la flottiglia sta lottando.
Noi chiediamo a Israele di rilasciare immediatamente tutte le attiviste e gli
attivisti e di permettere l’arrivo a Gaza del carico della Nave “Handala”;
chiediamo di aprire immediatamente tutti i posti di blocco per permettere un
afflusso concreto di cibo e medicinali per la popolazione di Gaza che è
affamata, bombardata ed esausta”.
Anat Matar
Le forze israeliane sequestrano la nave Handala della Freedom Flotilla
Gaza. Le forze navali del regime israeliano hanno sequestrato la nave di aiuti
battente bandiera britannica della coalizione della Freedom Flotilla mentre si
dirigeva verso la Striscia di Gaza, nel tentativo di rompere l’assedio.
I media israeliani hanno riportato la notizia sabato. L’imbarcazione, chiamata
Handala, era partita dall’Italia con a bordo 21 attivisti disarmati — tra cui
parlamentari, medici e volontari — diretti verso la costa gazawi.
L’equipaggio ha riferito di aver avvistato un drone librarsi sopra la nave prima
che fosse avvicinata da unità della marina israeliana.
Ritrovandosi nella situazione, hanno lanciato una “richiesta di soccorso”.
Huwaida Arraf, una delle persone a bordo, ha dichiarato che, dopo aver avvistato
le navi israeliane, l’equipaggio ha tentato “di contattare la Marina israeliana
— ma non è giunta alcuna risposta”.
Infine, Emma Fourreau, europarlamentare francese presente sull’Handala, ha
annunciato il dirottamento dichiarando: “L’esercito israeliano è qui”.
Immagini diffuse in streaming online mostrano l’equipaggio raggruppato con
indosso i giubbotti di salvataggio, le mani alzate nel tentativo di evitare
scontri.
“Fermate il genocidio”, ha aggiunto Fourreau, riferendosi alla guerra genocida
lanciata dal regime israeliano contro Gaza nell’ottobre 2023.
Nel corso del conflitto, il regime ha ulteriormente inasprito il già severo
assedio imposto dal 2007, impedendo l’ingresso di gran parte degli aiuti
umanitari urgentemente necessari.
Gli attacchi militari diretti, uniti al rafforzamento delle restrizioni —
denunciati come un mezzo per “trasformare la fame in un’arma” — hanno finora
causato la morte di oltre 59.700 palestinesi, in maggioranza donne e bambini.
Handala trasportava rifornimenti umanitari, tra cui latte in polvere, alimenti e
medicinali, destinati alla popolazione colpita.
Lo scorso mese, l’esercito israeliano ha dirottato un’altra nave umanitaria
diretta a Gaza, a bordo della quale si trovavano 12 attivisti internazionali di
alto profilo.
Anche a maggio, droni israeliani avevano attaccato un’imbarcazione simile, a
bordo della quale viaggiavano Greta Thunberg, nota attivista svedese, e altri,
mentre si trovava al largo della costa di Malta.
(Fonti: PressTV, Quds News, Telegram).
Proposta urgente di mail bombing per Handala
La notte tra il 26 e col 27 luglio, in acque internazionali la nave umanitaria
Handala della Freedom Flottiglia, è stata fermata dalle forze armate israeliane.
Ricordiamo la presenza sulla nave del nostro compagno, amico e attivista
dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università,
Antonio Mazzeo arrestato stanotte insieme agli altri attivisti.
Ci appelliamo a tutte e tutti invitandovi a: su questo sito Newscord.org
inserendo pochi dati e aspettando qualche secondo, parte un mail bombing a tutti
gli organi pertinenti, per il rilascio dei volontari della Handala con questo
testo: Alla cortese attenzione del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale, e per conoscenza all’Ambasciata d’Italia in
Israele, Mi rivolgo a voi in qualità di cittadino/cittadina italiana
profondamente preoccupato/a per quanto accaduto in queste ore alla nave
umanitaria Handala, fermata in acque internazionali da forze armate israeliane
(IDF), che sono salite a bordo con le armi, intimidendo e presumibilmente
trattenendo civili a bordo impegnati in una missione pacifica e di solidarietà
verso la popolazione di Gaza. Si tratta di una grave violazione del diritto
internazionale, del diritto alla libera navigazione in acque internazionali e
dei diritti umani fondamentali delle persone coinvolte. Chiedo al Ministero di:
• Attivarsi immediatamente per verificare le condizioni dell’equipaggio e dei
passeggeri a bordo,
• Pretendere il rilascio immediato e incondizionato di tutte le persone
detenute,
• Condannare pubblicamente l’atto compiuto da parte dell’IDF, incompatibile con
i principi del diritto internazionale e umanitario.
L’Italia non può tacere davanti a un atto di forza contro una missione civile e
pacifica.
Vi chiediamo di agire con la massima urgenza e trasparenza.
Facciamo pressione perché Antonio e l’equipaggio vengano liberati!
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università