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A margine della distinzione tra civili e combattenti, il naufragio di una accettabile condotta bellica
Per un secondo mettiamo da parte il diritto internazionale e la sacrosanta necessità di distinguere tra civili e combattenti. Vorrei che ci mettessimo per un secondo nei panni delle comunità bombardate tra Palestina e Libano, comunità che al loro interno hanno visto anche nascere e crescere persone che prima o […] L'articolo A margine della distinzione tra civili e combattenti, il naufragio di una accettabile condotta bellica su Contropiano.
Il condono del nazi-fascismo e la beatificazione dei suoi martiri ed eroi
Tutti riammessi nel Parnaso dell’Occidente, ovvero della democrazia bellica. Ieri mi è capitato sotto l’occhio tal Tommaso Ciriaco che su Repubblica ha impegnato una pagina intera circa una collina irta di Croci che in Lituania simboleggia l’orgoglio nazionale nella lotta contro gli invasori russi, cioè gli atei, i cristiani di […] L'articolo Il condono del nazi-fascismo e la beatificazione dei suoi martiri ed eroi su Contropiano.
Il Mainstream e l’omeopatia dell’orrore
Nelle ultime settimane, in concomitanza con l’accelerazione imposta da Israele al genocidio palestinese, si assiste a un analogo cambio di passo anche da parte dell’informazione embedded che, ormai, sembra lavorare al passo a al ritmo dei massacratori israeliani e dei loro complici (USA, UE, paesi arabi, con pochissime e lodevoli […] L'articolo Il Mainstream e l’omeopatia dell’orrore su Contropiano.
L’Occidente soffia ancora sulla destabilizzazione dei Balcani
Dalla frantumazione della Jugoslavia, i Balcani non hanno mai smesso di rappresentare il simbolo di quel dividi et impera di Romana memoria che ha guidato gli imperialismi occidentali all’imposizione dei propri interessi in giro per il mondo.  Ancora oggi, la situazione nella penisola è incandescente, con continue tensioni dove la […] L'articolo L’Occidente soffia ancora sulla destabilizzazione dei Balcani  su Contropiano.
Chiamare le cose col loro nome: genocidio
Tutta la nostra agitazione contro il genocidio rischia di essere un’illusione. A ben vedere, ogni intervento, ogni parola pubblica o privata, si rivela un gesto impotente. Ci illudiamo di poter incrinare il consenso dell’Occidente verso Israele — alcuni arrivano persino a credere che le proprie azioni, soprattutto sui social, possano […] L'articolo Chiamare le cose col loro nome: genocidio su Contropiano.
Ocalan: “Il movimento di liberazione curdo non si faccia usare da Israele”
Riportiamo un articolo della testata Middle East Eye, che sostiene di aver intercettato alcuni documenti relativi alle comunicazioni fra Ocalan e gli esponenti del Partito della sinistra turca incaricato di mediare nell’ambito del processo di pace fra stato turco e PKK. Il Middle East Eye è tradizionalmente vicino alla linea […] L'articolo Ocalan: “Il movimento di liberazione curdo non si faccia usare da Israele” su Contropiano.
La Cina offre un’alternativa al “tecnofeudalesimo” occidentale
All’inizio del secolo, l’innovazione globale seguiva un copione occidentale. La Silicon Valley dominava il mondo nell’innovazione. L’Europa esportava standard e governance. L’Asia, invece, era relegata a ruolo di produttore, assemblatore e consumatore. Ma l’ordine globale dell’innovazione sta cambiando. Secondo l’ultimo Edelman Trust Barometer, la trasformazione riguarda non solo le capacità tecniche, […] L'articolo La Cina offre un’alternativa al “tecnofeudalesimo” occidentale su Contropiano.
PALESTINA: IL GENOCIDIO NORMALIZZATO TRA COMPLICITÀ, PROFITTI E SILENZI. L’INTERVISTA AL PROFESSOR IAIN CHAMBERS
A quasi due anni dall’inizio del genocidio in corso da ottobre 2023 a Gaza, i massacri israeliani contro il popolo palestinese si moltiplicano, non solo nell’indifferenza ma con la complicità esplicita dei governi occidentali e delle grandi aziende, non solo belliche. Iain Chambers, sociologo, già docente di studi culturali e postcoloniali all’Università Orientale di Napoli, oggi esperto presso l’ufficio del consigliere speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio, intervenuto ai microfoni di Radio Onda d’Urto, offre una chiave di lettura che cerca di andare oltre la cronaca. Chambers propone di leggere quanto accade in Palestina non “come un’eccezione, ma come uno specchio della storia occidentale: “La Palestina oggi è una forma di laboratorio della modernità, nel senso che è un archivio di tutte le formazioni della modernità occidentale, soprattutto delle sue radici coloniali”. Ciò che sta avvenendo, spiega, non è che la ripetizione, in forme nuove e tecnologicamente avanzate, di logiche storiche che affondano le radici nell’imperialismo europeo e il colonialismo israeliano come prosecuzione di un paradigma globale: “È il ritorno della nostra storia, che siamo abituati a considerare passata, chiusa nei capitoli del colonialismo europeo. Invece questa realtà coloniale continua a interrogarci nel nostro presente”. Uno degli aspetti centrali dell’intervento riguarda anche la complicità delle potenze occidentali – non solo a livello diplomatico e militare, ma anche finanziario e industriale. Chambers commenta il recente rapporto della relatrice ONU Francesca Albanese, che denuncia il coinvolgimento delle principali aziende tecnologiche statunitensi e delle banche europee nel supporto all’occupazione israeliana: “Le guerre sono sempre state grandi affari. Ma qui non si tratta solo dell’industria bellica: è coinvolto tutto il tessuto finanziario occidentale. Banche, industrie tecnologiche, sicurezza digitale, si produce profitto dalla distruzione, dalle menomazioni, dalle uccisioni”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’intervento di Iain Chambers, sociologo, già docente di studi culturali e postcoloniali all’Università Orientale di Napoli, oggi esperto presso l’ufficio del consigliere speciale ONU per la prevenzione del genocidio. Ascolta o scarica.