Radiobase, esempio di FAD, apprendimento cooperativo ed emersione delle competenze
A volte ritornano.
Ho trovato la documentazione di un vecchio progetto facendo un po’ d’ordine nei
miei hard disk e l’ho trovato molto attuale. La qual cosa mi ha indotto a
scriverne come esempio di un metodo di lavoro possibile e praticato. In realtà
mi ha spinto a scriverne anche l’affetto che nutro per questo progetto. 😉
Radiobase è stato un percorso formativo a distanza, e in parte in presenza,
promosso da [Radio Onda Rossa](http://www.ondarossa.info), con la partecipazione
dell’università di Roma “La sapienza”.
Radio Onda Rossa è una radio comunitaria, per lo più basata sul lavoro
volontario dei redattori e delle redattrici. Il processo radiobase ben si presta
a mostrare un possibile percorso di formazione, con gli strumenti tipici
dell’e-learning, a partire dal sapere dei redattori, cioè di coloro che lavorano
all’interno della redazione.
L’IDEA DI FONDO
Molti redattori sono depositari di una conoscenza e di competenze non
formalizzate che _radiobase_ si è posta l’obbiettivo di far emergere per essere
condivise con i redattori meno esperti, o con coloro che si volessero avvicinare
al mondo delle radio comunitarie.
_Radiobase_ aveva due obbiettivi principali:
* far emergere le competenze dei redattori della radio (Radio Onda Rossa);
* realizzare un percorso formativo che mirava a formare i futuri redattori di
Radio Onda Rossa e di altre radio comunitarie di base, utilizzando le
competenze emerse.
Come primo momento del percorso è stato scelto il tema del “ciclo della
notizia”, con l’intento di costruire un prototipo che si sarebbe rivelato utile
anche per altri percorsi formativi, non necessariamente legati all’informazione,
per esempio le redazioni musicali. All’interno del “ciclo della notizia” sono
stati affrontati i temi riguardanti due formati radiofonici: Il giornale radio e
la rassegna stampa. Inoltre un gruppo di contenuti è stato riservato
all’utilizzo di alcuni strumenti di produzione (es.: software per la
registrazione e il montaggio audio).
I requisiti tecnici minimi per partecipare al corso sono stati molto bassi, oggi
non sarebbe neanche necessario specificarli, e tuttavia rimangono tali:
* connessione internet;
* saper usare programmi di videoscrittura;
* poter ascoltare audio dal computer (oggi questo requisito fa sorridere tanto è
di base, ma 15 anni fa era un requisito che andava specificato).
E’ importante sottolineare che il processo formativo non riguardava solo il
saper fare. Non si trattava di produrre un mansionario, ma anche di sviluppare
la capacità critica e collettiva tipica di un’attività redazionale.
Il carattere collaborativo dell’intero processo è stato molto forte, ciò è
risultato evidente anche dall’elevato numero di note a commento dei testi dei
contenuti di base presenti nella piattaforma di e-learning, in special modo
durante il processo che ha condotto alla produzione del “corso” che avrebbe
formato i futuri redattori.
## Le fasi di Radiobase
Stabiliti gli obbiettivi vediamo le fasi che hanno costituto il processo di
formazione del corso e di apprendimento.
### Canovaccio dei contenuti
Come detto, la prima fase ha avuto l’obbiettivo di far emergere le competenze
dei redattori.

Per iniziare il lavoro i coordinatori del corso hanno tracciato un canovaccio
dei contenuti del corso da realizzare, in forma di mappa poco strutturata.
Ovviamente la mappa aveva anche il corrispondente indice strutturato, ma la
forma mappa ci sembrò più adeguata a contenuti in via di definizione, che prima
di tutto necessitavano di essere messi sul piatto per poterli poi approfondire.
### Emersione delle competenze
La mappa costruita dai coordinatori, che, come scrivevo, aveva anche un proprio
corrispondente indice lineare, è stata il punto di partenza per il primo passo
del percorso formativo.

I redattori più esperti hanno partecipato al corso base, costituito
principalmente dalla prima versione della mappa dei contenuti, facendo emergere
le proprie esperienze, competenze, idee in un processo iterativo che ha prodotto
una nuova rete di contenuti più ampia e condivisa.
Per arrivare alla nuova mappa (o se preferite al nuovo indice), i redattori si
sono **incontrati** per ragionare, sia in presenza che a distanza, hanno scritto
**appunti e memo nei diari personali**, aggiunto **“note” ai nodi (contenuti)
della mappa**, caricato **nuovi documenti** nella piattaforma di e-learning,
aggiunto **link**, utilizzato sondaggi per scegliere definizioni, posizioni,
priorità condivise.
### Scrittura del corso “finale”
Al termine del processo di emersione delle competenze i coordinatori hanno
lavorato sulla mappa di contenuti proponendone una nuova versione che è stata
condivisa con i redattori esperti prima di essere rilasciata per essere fruita
dagli altri redattori.
La nuova versione dei contenuti e delle relazioni tra di essi (in questo senso
parliamo di rete di contenuti e di mappa) ha costituito il corso al quale hanno
partecipato i redattori meno esperti.

### Fruizione del corso, ridefinizione dei contenuti
A questo punto il corso è stato fruito da parte dei redattori e delle redattrici
meno esperte di Radio Onda Rossa.
La fase di fruizione del corso, oltre ad aver permesso la condivisione di
competenze tra tutti i redattori, esperti e meno esperti, ha consentito anche la
ridefinizione ulteriore di alcuni contenuti, in un circolo virtuoso
potenzialmente infinito, in cui ogni corsista/redattore è anche un autore della
successiva edizione del corso.
### Formazione di nuovi saperi e utilizzo sul campo
In questo circolo virtuoso che si crea in un processo di condivisione di saperi
e di apprendimento cooperativo è quasi naturale che si giunga alla formazione di
nuovi saperi.
Sappiamo che l’apprendimento è un processo circolare nel quale le conoscenze
acquisite si trasformano nella base per l’interpretazione di altre conoscenze.
In un processo di formazione che ha la sua base nell’esperienza di coloro che
concretamente usano la propria conoscenza, e che si situa concretamente in un
contesto reale, coloro che vi partecipano hanno la grande opportunità di formare
nuovi saperi.
### Qualche nota finale
E’ importante sottolineare che l’intero processo ha coinvolto molte persone che
hanno messo in campo relazioni paritarie, in cui ognuno ha imparato qualcosa. A
dimostrazione del fatto che in un processo di apprendimento cooperativo del
genere di quello descritto i ruoli di insegnante e discenti sfumano, fino a
diventare sempre più intercambiabili.
Alcune hanno svolto la funzione di coordinatrici, altri hanno messo a
disposizione il proprio sapere, sia didattico che informativo, altri ancora
hanno lavorato per adeguare il software (rigorosamente libero) alle esigenze che
emergevano man mano che il processo proseguiva.
Ultima cosa: insieme a Stefano Penge e Morena Terraschi, entrambi di Lynx,
abbiamo scritto un articolo che è stato pubblicato sulla rivista della Società
Italiana di e-Learning che prendendo spunto da Radiobase formulava una
metodologia didattica.
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