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Le sanzioni europee a Israele sono inevitabili, per esigenze ideologiche e strategiche
Le sanzioni contro Israele che la Commissione europea si appresta a proporre, erano già state evocate da Ursula von Der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’unione. Ma questa improvvisa accelerazione delle istituzioni europee verso Israele, va valutata e compresa oltre quello che ci mettono acriticamente – e furbescamente – […] L'articolo Le sanzioni europee a Israele sono inevitabili, per esigenze ideologiche e strategiche su Contropiano.
“Sono nella lista nera di Charlie Kirk”
Il delirio si è diffuso a livello internazionale, anche se solo nell’Occidente strettamente inteso. L’omicidio a Salt Lake City del giovane influencer “Maga” è stato promosso subito, grazie ai suprematisti bianchi al governo o all’opposizione nel blocco euro-atlantico, ad evento di portata mondiale. Fino a chiedere un minuto di silenzio all’assemblea […] L'articolo “Sono nella lista nera di Charlie Kirk” su Contropiano.
Le ambiguità della “pace giusta”
“Tutti vogliono che la guerra in Ucraina finisca ma serve una pace giusta e duratura”. A fare la sottolineatura è stato il premier britannico Keir Starmer prima di arrivare a Washington per il vertice “largo” tra volenterosi europei e Trump. Dal canto suo anche la Meloni ha dichiarato nei giorni scorsi che “è emersa una forte […] L'articolo Le ambiguità della “pace giusta” su Contropiano.
Israele. Uno sciopero “nazionalista”, da apartheid
Gaza. Oggi in Israele sarà attuato uno sciopero generale contro la guerra. Non per pacifismo come probabilmente riferiranno i media italiani più seguiti. Gli organizzatori chiedono a Netanyahu una tregua, anche solo temporanea, per favorire il ritorno degli ostaggi. Non invocano lo stop ai massacri di civili palestinesi a Gaza. […] L'articolo Israele. Uno sciopero “nazionalista”, da apartheid su Contropiano.
Slobodan Stojanovic. Una storia raccapricciante della guerra bosniaca
Il suo nome era Slobodan Stojanovic. Aveva solo undici anni quando, una notte del giugno 1992, fu svegliato dal vocio dei suoi genitori, che gli fecero segno con le mani che era ora di andare, lui capì subito che doveva scappare per sfuggire alla morte. Il male dilagante e assetato […] L'articolo Slobodan Stojanovic. Una storia raccapricciante della guerra bosniaca su Contropiano.
La BBC ha contribuito all’omicidio di Anas al-Sharif. I suoi reportage uccideranno altri giornalisti
I media stanno legittimando l’omicidio di giornalisti da parte di Israele, e lo stanno facendo perché sono propagandisti razzisti di un sistema di controllo coloniale occidentale in Medio Oriente. Come è possibile che un giornalista della BBC abbia fatto la seguente oscena osservazione nel suo servizio sull’omicidio del giornalista di […] L'articolo La BBC ha contribuito all’omicidio di Anas al-Sharif. I suoi reportage uccideranno altri giornalisti su Contropiano.
La fame non è uguale per tutti, pare…
La diffusione del video dell’ostaggio israeliano Evyatar David da parte di Hamas ha prodotto l’effetto previsto: indignazione mirata, rilanciata dai media occidentali con linguaggio emotivo e selettivo. Il corpo visibilmente debilitato dell’uomo, ripreso in un ambiente sotterraneo accanto a un calendario di pasti scarni, è diventato materiale simbolico, trattato come […] L'articolo La fame non è uguale per tutti, pare… su Contropiano.
Censure per artisti, ma non per tutti, ovvero: il genocidio non conta
Abbiamo tutti assistito increduli all’annullamento dell’esibizione presso la Reggia di Caserta di uno dei più grandi direttori d’orchestra viventi, Valerij Gergiev. Motivazione? E’ russo, e non ha preso le distanze dal governo del suo paese. Che sta facendo la Russia?  Sta conducendo una guerra di risposta al mancato rispetto dell’Ucraina […] L'articolo Censure per artisti, ma non per tutti, ovvero: il genocidio non conta su Contropiano.
Sanzioni alla Russia ma non a Israele, un doppio standard inaccettabile. Denuncia di 27 ex ambasciatori europei
In una lettera inviata ai responsabili delle istituzioni europee, 27 ex ambasciatori della Ue hanno denunciato l’inaccettabilità della riluttanza dell’Unione Europea nel prendere provvedimenti di sanzione nei confronti di Israele per la sua condotta a Gaza e in Cisgiordania. Nel testo gli ex diplomatici scrivono che “La reazione di Israele […] L'articolo Sanzioni alla Russia ma non a Israele, un doppio standard inaccettabile. Denuncia di 27 ex ambasciatori europei su Contropiano.
API: “No al doppio standard nelle manifestazioni pro-Palestina”
L’Associazione dei Palestinesi in Italia ritiene doveroso esprimere la propria posizione in merito alla manifestazione recentemente indetta da alcune realtà politiche italiane. Pur riconoscendo l’importanza della mobilitazione pubblica a sostegno della causa palestinese, non possiamo né appoggiare né condividere l’iniziativa in questione. La nostra posizione si basa su una serie di criticità che riteniamo fondamentali e non negoziabili: 1. Condanna selettiva e continua del 7 ottobre, senza contesto né comprensione della realtà dell’occupazione israeliana e della resistenza palestinese. 2. Diffusione e riproposizione di narrazioni non verificate o smentite da più fonti indipendenti, come il presunto massacro di bambini o gli stupri attribuiti ad Hamas, che servono solo a disumanizzare il popolo palestinese e distogliere l’attenzione dal vero problema: l’occupazione, il colonialismo e il genocidio in corso. 3. Reticenza nell’utilizzo della parola “genocidio”, nonostante la realtà dei fatti e le accuse mosse da organismi internazionali indipendenti. 4. Richiesta tardiva di cessazione delle ostilità, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’inizio dell’aggressione israeliana. 5. Ci chiediamo: cosa avverrà dopo questa manifestazione? I promotori chiederanno la fine dell’assedio su Gaza? Condanneranno le colonie illegali in Cisgiordania? Parleranno della pulizia etnica del 1948? Sosterranno la liberazione dei prigionieri palestinesi o il diritto al ritorno dei rifugiati? 6. Alcuni promotori e rappresentanti politici sono recentemente volati in Israele per incontrare le famiglie degli ostaggi, senza mostrare la stessa attenzione o solidarietà verso le decine di migliaia di palestinesi massacrati o detenuti illegalmente. Inoltre, riteniamo essenziale sottolineare che le politiche portate avanti dal governo di Benjamin Netanyahu non rappresentano una deriva recente, ma sono la piena espressione di 77 anni di occupazione, apartheid e pulizia etnica sistematica. La continuità storica tra il sionismo coloniale delle origini e le attuali violenze in corso è evidente a chiunque guardi onestamente alla storia della Palestina. Per queste ragioni, riteniamo che una manifestazione che non rispecchia la narrativa e le richieste storiche del popolo palestinese, rischi di diventare un gesto vuoto, se non addirittura dannoso. Noi crediamo che ogni presa di posizione pubblica debba avere al centro la liberazione integrale della Palestina, dal fiume al mare, nel rispetto della voce e della volontà dei palestinesi stessi. Associazione dei Palestinesi in Italia Redazione Italia